Tentata estorsione a imprenditori boschivi, due arresti a Mammola
I Carabinieri di Mammola insieme ai colleghi di Grotteria e Gioiosa Jonica hanno tratto in arresto Isidoro Cosimo Callà, operaio 55enne, ritenuto appartenente all’omonima cosca locale di ‘ndrangheta e che dovrà scontare la pena residua di 1 anno e 16 giorni di reclusione; e Domenico Ferraro, pastore 49enne, che dovrà invece scontare la pena residua di 1 anno e 8 giorni.
Gli arrestati, condannati entrambi ad anni 2 e mesi 8 di carcere con sentenza della Corte d’Appello di Reggio Calabria nel gennaio del 2013 (diventata definitiva il 5 giugno 2014) sarebbero responsabili di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, reato commesso nel 2009 ai danni di imprenditori boschivi di Cinquefrondi. In quella circostanza avrebbero obbligato gli operai di una ditta concorrente, che opera nel settore del taglio boschivo, a lasciare il posto di lavoro. Successivamente, avrebbero tentato anche di imporre allo stesso imprenditore la dazione, a loro favore, di un’area boschiva.
Callà e Ferraro, che nel 2009 vennero già raggiunti da un provvedimento di fermo emesso dalla Dda di Reggio Calabria, sarebbero coinvolti in una indagine riguardante l’imposizione del taglio boschivo nei territori di Cinquefrondi e Giffone. I due avrebbero operato in stretta sinergia con altri membri di note cosche originarie dei due comuni. Entrambi, effettuate le operazioni di foto-segnalamento, sono stati trasferiti nel carcere di Reggio Calabria.