Cisal di Vibo , appello al sindaco:palazzo Gagliardi va restituito ai cittadini
"Quanto diritto hanno i cittadini di riappropriarsi di Palazzo Gagliardi, uno dei tesori più invidiabili del patrimonio dell’Amministrazione comunale?" Lo afferma in una nota Fillippo Curtosi Segretario Provinciale aggiunto della Cisal di Vibo Valentia.
"E’ un inquietante e assurdo interrogativo - prosegue la nota - che giriamo al sindaco della città Nicola D’Agostino nel tentativo di ricevere una confortante e palese risposta, utile a spiegare il perché di questo spiacevole atteggiamento dell’Amministrazione attiva che ancor oggi non ha ancora fatto capire se cittadini ed associazioni hanno pieno diritto ad usufruire del servizio. In realtà dell’utilizzo di Palazzo Gagliardi si parla ormai da anni e più esattamente da quanto è stato ultimato il suo restauro. L’utilizzo c’è stato, ma solo in parte. E questo resta discutibile. Importanti eventi come la rassegna d’arte Limen ed il Premio Tropea, stando a quanto viene riferito, non sarebbero stati i soli beneficiari di quello che da più parti è stato sempre definito il Palazzo della Cultura, un tempo culla degli avvenimenti più esaltanti della cultura e dell’arte dell’Agosto Vibonese. Un tempo, e parliamo soprattutto degli anni ’70 e ’80, prima che si rendesse opportuna la sua restaurazione, Palazzo Gagliardi era punto di riferimento regionale per il bel mondo dell’arte, della cultura e della società.
Ma non siamo qui a discutere su chi nel più recente passato è stato, giustamente o ingiustamente privilegiato, perché il nodo di fondo resta la utilità di pensare a come promuoverne l’utilizzo. Da più sedi è emersa la insoddisfazione di notare la struttura, se si fa la dovuta e richiamata eccezione, lontana da ogni attività di carattere artistico e culturale. Vibo Valentia ha bisogno di fregiarsi di questo inimitabile bene. La Cisal raccoglie e fa sua la notevole denuncia che in questi ultimi tempi sale dalla pubblica opinione vibonese che non sembra più disponibile a tollerare “l’inutilizzo” di una struttura che rappresenta una punta d’orgoglio per la città e la sua storia. Da qui l’invito al sindaco di porsi concretamente il problema riguardante appunto l’impiego del bene culturale che oggi costituisce un fiore all’occhiello per Vibo Valentia. A conferma dell’attualità del problema di Palazzo Gagliardi ed il suo necessario ruolo nell’attività socio culturale e artistica della città si è anche parlato qualche giorno addietro in occasione della presentazione del libro, di Gaetano Luciano, “Raccontare il lavoro. Vibo Marina e la Calci e Cementi di Segni”, presentato da Bianca Cimato al Filippo’s Caffè letterario, relatori il preside Giacinto Namia ed il segretario generale della Cisal Franco Cavallaro, svoltosi in Piazza Garibaldi, proprio di fronte a Palazzo Gagliardi, ed a cui ha partecipato una nutrita rappresentanza del mondo culturale e delle professioni che ha pienamente condiviso il giudizio critico espresso da Gaetano Luciano che ha messo a fuoco le precise responsabilità della classe politica e dirigente vibonese che “continua a tradire le legittime speranze della città.” Chiuso ed impedito l’accesso a Palazzo Gagliardi, infatti, la presentazione dell’opera letteraria è avvenuta in Piazza Garibaldi che si è trasformata, per la circostanza, in un interessante ed accogliente salotto letterario e che ha offerto lo spunto per discutere sull’utilizzo di Palazzo Gagliardi. ed a cui ha partecipato una nutrita rappresentanza del mondo culturale e delle professioni che ha pienamente condiviso il giudizio critico espresso da Gaetano Luciano che ha messo a fuoco le precise responsabilità della classe politica e dirigente vibonese che “continua a tradire le legittime speranze della città.”
Chiuso ed impedito l’accesso a Palazzo Gagliardi, infatti, la presentazione dell’opera letteraria è avvenuta in Piazza Garibaldi che si è trasformata, per la circostanza, in un interessante ed accogliente salotto letterario e che ha offerto lo spunto per discutere sull’utilizzo di Palazzo Gagliardi.Anche da questo evento è emersa la convinzione che sulla sua destinazione occorre avviare un dibattito capace di vedere impegnate tutte le forze attive della città: da quelle politiche a quelle amministrative a quelle sociali e culturali, ai cittadini tutti. In sostanza è inderogabile fare in modo che i cittadini si riapproprino dell’utilizzo di Palazzo Gagliardi. L’Amministrazione prenda in seria considerazione il problema legato alla gestione e all’utilizzo di Palazzo Gagliardi. Attui un regolamento, - conclude il Segretario - disponga un provvedimento adeguato ma faccia qualcosa e non deluda le aspettative dei cittadini certamente i più titolati ad usufruire della struttura di Piazza Garibaldi".