Vibo Valentia, celebrati festeggiamenti per il bicentenario della fondazione dell’arma
Riceviamo e pubblichiamo il discorso fatto dal comandante provinciale dei carabinieri di Vibo Valaentia in occasione dei festeggiamenti per il bicentenario della fondazione dell’arma:
“Rivolgo il mio saluto ed il mio ringraziamento alle Autorità civili, militari e religiose, alle gentili Signore e Signori.
Ringrazio le Vedove e gli Orfani, che hanno deposto un sacrificio tanto grande sull’altare del bene comune e rivivono ogni giorno il loro dolore in un posto vuoto a tavola, in una voce, in un silenzio, scomparsi dal rito familiare di un tempo.
Ringrazio i Sindaci … e la Signora Landro … che hanno sostenuto la realizzazione del monumento per il Bicentenario dell’Arma, collocato pochi giorni orsono nei giardini del Quirinale, confermando e rafforzando lo speciale vincolo che unisce i Carabinieri alle Comunità, tanto da farne “l’Arma degli Italiani”.
Il simbolo di questo legame è la Stazione Carabinieri. Essa svolge, nella grande città come nel piccolo centro, un non facile ruolo di rassicurazione, solidarietà e protezione, in contesti ove la generalizzata carenza di risorse porta a inaridire le relazioni sociali e generare smarrimento ed inquietudine.
L’immagine della Stazione è quella dello Stato amico, che accoglie e sostiene, tante volte solo con la semplicità dei sentimenti di solidarietà.
Ringrazio gli amici della Stampa e della Televisione, che ci seguono sempre con attenzione e non ci fanno mancare gli spunti di riflessione.
Ringrazio il Tenente Colonnello Antonio Bruno, comandante del Gruppo Operativo Calabria ed il Maggiore Antonio Barbato, comandante dell’ 8° Nucleo Elicotteri, che oggi ci accolgono nelle loro strutture, a testimonianza che, nelle diverse articolazioni e specialità, l’Arma è una.
Il mio speciale ringraziamento va al Tenente Colonnello Vittorio Carrara, comandante del Reparto Operativo, che tra poco, dopo cinque anni, lascerà Vibo Valentia per raggiungere il Reparto Territoriale di Aversa, altro fronte caldo della lotta al crimine organizzato.
In tre anni in cui ho vissuto e combattuto, spalla a spalla, con questo validissimo Ufficiale, ne ho apprezzato le doti di Uomo e di Comandante.
Ti auguro le migliori fortune, Vittorio, te le meriti.
Ringrazio i Cittadini della Provincia di Vibo Valentia, che mi ospitano, con affetto, ormai da tre anni e di cui credo di aver percepito il desiderio di attenzione e dedizione per Loro e per il loro Territorio.
E voglio parlare di Loro e del loro Territorio partendo da quanto di buono e di positivo c’e’, anche qui, in questo momento, sotto i nostri occhi.
Inizio con i due neo ordinati Sacerdoti vibonesi, Don Gerardo e Don Rocco, che si accingono a svolgere il loro ministero nella loro Terra d’origine, orgogliosa di Loro e della loro scelta e che da loro si aspetta molto. Grazie, Eccellenza il Vescovo, per la Sua presenza che, con Don Gerardo e Don Rocco, ci ricorda, come ha detto Papa Francesco, che ogni Vocazione è esodo … uscita da noi stessi e dai nostri egoismi.
Proseguo con il Conservatorio “Torrefranca” – al cui Presidente, ai Direttori, ai componenti dell’orchestra e del coro rivolgo il mio grato pensiero – unica Istituzione di rango universitario presente in Provincia … questi ragazzi aspirano ad avere un luogo ove affinare la loro arte per diffonderla …
Voglio ricordare una compositrice vibonese, Moira Lo Bianco, molto apprezzata negli Stati Uniti.
Ed ancora il Liceo Classico “Michele Morelli” che annovera tra i suoi Allievi, persone in grado di vincere le olimpiadi matematiche oppure di a laurearsi a pieni voti, andare in Giappone e diventare pioniere dell’intelligenza artificiale.
Mi piace ricordare che Vibo Valentia ha dato i natali all’ultimo, vero e grande campione del pugilato italiano, Giovanni Parisi, due volte campione olimpico ed una campione del mondo, scomparso qualche anno fa … sarebbe bello leggere sui giornali o ascoltare in televisione, il 2 dicembre, giorno della sua nascita, la rievocazione delle sue imprese, così come organizzare eventi sportivi in sua memoria, anche nelle scuole …
Grazie anche a Voi, ragazzi della Scuola di Vazzano … vivete la vostra infanzia nei giochi per diventare Cittadini seri.
Ritengo sia arrivato il momento, per questi Cittadini e questo territorio, di giocare in rimonta, nella convinzione che c’è sempre un’altra ripresa da combattere e c’è sempre un secondo tempo da giocare.
Vengo a Voi, vengo a Noi, carissimi Carabinieri in servizio ed in congedo.
L’importanza di questa occasione, 200 anni di storia, mi ha tenuto lontano da discorsi scritti e dal pericolo di scivolare nella retorica … ho preferito affidare i miei sentimenti a queste parole disordinate, confuse, forse insufficienti, ma che provengono dal cuore di un uomo, di un Carabiniere, di un comandante che solca la vita militare da quasi trent’anni e che ha imparato a rispettare la divisa in famiglia prima che negli Istituti d’istruzione dell’Arma.
L’odierna ricorrenza suggerisce di saldare il rito con l’impegno e con la concretezza per dare un senso alla presenza di Noi tutti, qui.
Ed allora, voglio ricordare che i Carabinieri del Comando Provinciale di Vibo Valentia, nell’ultimo anno, hanno tratto in arresto circa 350 persone, denunciandone a piede libero oltre 2000. Sono state perseguite le più pericolose cosche mafiose della Provincia e ne sono state scoperte altre, ancora ignote nel panorama giudiziario.
Numerose sono state le operazioni di servizio svolte sotto il coordinamento della D.D.A. di Catanzaro e la Procura di Vibo, impossibili da elencare tutte.
Mi piace ricordare, sul versante antimafia, l’operazione “Romanzo Criminale”, che ha annullato l’operatività di una temibile consorteria ed ha chiuso il cerchio sulla sanguinosa faida scatenatasi nel settembre 2001.
L’operazione “Thalita Kumi” che ha fatto luce sul taglio dei 1000 ulivi a Stefanaconi nel 2011, un gesto vile che il Vescovo non aveva esitato a definire “un’offesa a Dio ed agli Uomini” … i Carabinieri, durante la celebrazione della “Virgo Fidelis” svolta a S.Onofrio pochi giorni dopo il fatto, avevano promesso che non avrebbero concesso quartiere ai responsabili … e così è stato!
L’operazione “Furio Camillo”, conclusa con l’arresto di personaggi del crimine organizzato del tropeano, che avevano vessato un imprenditore del luogo con asfissianti richieste estorsive.
Le indagini condotte sotto la direzione della Procura di Vibo si sono indirizzate alla tutela delle fasce deboli, al contrasto dello spaccio di droga ed alla minuziosa investigazione su taluni omicidi, che hanno posto in luce segmenti di contatto con il crimine organizzato.
Ricordo, a questo proposito, l’operazione “Ritorno al Futuro”, che ha portato in carcere rapinatori seriali capaci di assalire, in casa, anziani indifesi e cristallizzato le responsabilità degli autori dell’omicidio, a seguito, di rapina, della Signora Isabella Raso.
Ed ancora, l’operazione “La meglio Gioventù”, che, partita dalle indagini su un omicidio e tentato omicidio, ha stroncato un giro di spaccio attivo su Mileto.
Sempre su ordine di carcerazione emesso dalla procura di Vibo, è stato tratto in arresto un pericoloso latitante, capo indiscusso di una famiglia mafiosa nella zona di Maierato.
Questi livelli di grande efficienza sono il frutto del vostro lavoro, svolto con l’indirizzo di altissimo profilo della D.D.A. di Catanzaro e della Procura di Vibo, qui rappresentate ai massimi livelli ed anche scaturigine del vigente modello di coordinamento, valorizzato dalla saggia guida di Sua Eccellenza il Prefetto.
Ebbene, carissimi Carabinieri, ogni atto, ogni sforzo compiuto per raggiungere questi importantissimi risultati sono 200 anni della nostra Storia, così come 200 anni della nostra Storia sono in quegli sforzi, tessere che hanno composto mirabilmente il prezioso mosaico dell’affidabilità … il Carabiniere, da sempre, svolge una non interrotta ed attiva vigilanza che, insieme alla repressione dei reati, costituisce l’essenza della sua missione.
Mi accingo a chiudere … se mi chiedessero, ora, cosa è l’Arma dei Carabinieri, io risponderei che l’Arma è il singolo Carabiniere, qualsiasi grado egli abbia.
Non esiste Arma migliore di quanto migliore sia ciascuno di Noi.
Il singolo Carabiniere è il bene più prezioso per l’Arma, il cuore e l’anima di ogni reparto, il custode della tradizione bicentenaria della nostra Istituzione.
Chi ci ha preceduto ci ha affidato un capitale immenso di credibilità che ora sta a Noi preservare ed accrescere … con l’impegno di ogni giorno … con la moderazione della vera forza, con la modestia del coraggio autentico, quello che ci fa riprendere le forze quando siamo stanchi, quello che fa guardare in faccia noi stessi quando abbiamo paura e che, quando serve, ci fa diventare il Carabiniere di noi stessi.
Onore alla nostra Bandiera, Onore ai nostri Caduti, Viva l’Arma dei Carabinieri, Viva l’Italia.”
Operazioni condotte sotto la direzione della Procura Distrettuale – D.D.A. di Catanzaro:
1. 30.10.2013: arresto del latitante VACATELLO Antonio, pregiudicato storico del Vibonese, contiguo alla cosca “MANCUSO”, ricercato per estorsione aggravata dal metodo mafioso, per essersi sottratto alla esecuzione di decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla D.D.A. il 22 ottobre precedente.
2. 23.01.2014: esecuzione di decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla D.D.A. per estorsione aggravata dal metodo mafioso, nei confronti di:
a. 4 tra capi e sodali della cosca “BONAVOTA” di S.Onofrio, per aver reciso, a scopi estorsivi, 1000 piante d’ulivo piantate su terreno appartenente a cooperativa agricola costituita a fini benefici (operazione Talitha Kumi”);
b. 3 esponenti del clan “MANCUSO”, per aver, più volte nel tempo, minacciato e percosso, con spranga di ferro, un imprenditore di Nicotera, al fine di ottenere la dazione di € 50.000 (operazione “Furio Camillo”).
3. 25.03.2014: esecuzione di decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla D.D.A. nei confronti di 3 esponenti apicali della cosca “BARTOLOTTA-CALAFATI” di Stefanaconi, ritenuti responsabili, quali mandanti ed organizzatori, dell’omicidio del pregiudicato Lopreiato Antonino, consumato in quel centro il 08.04.2008 (operazione “Amarcord”).
4. 27.03.2014: esecuzione di decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla D.D.A. nei confronti di 11 esponenti della cosca “PATANIA”, ritenuti responsabili di associazione mafiosa, usura, estorsione, danneggiamento, porto abusivo di armi ed altro. (operazione “Romanzo Criminale”).
Tale attività chiude, di fatto, le indagini sulla faida menzionata al punto 4. ed annulla l’operatività della cosca “PATANIA”,
Operazioni condotte sotto la direzione della Procura Ordinaria di Vibo Valentia:
1. 07.06.2013: arresto di FRANZÈ Raffaele, pregiudicato del clan LO BIANCO, su ordine di carcerazione emesso per reati vari.
2. 11.07.2013: arresto di cinque persone responsabili dell’omicidio, a seguito di rapina, in danno di Isabella Raso, nonché di altre cinque rapine ad anziani nella zona di San Calogero e Mileto (operazione “Ritorno al Futuro”).
3. 15.08.2013: arresto di BONAVOTA Domenico e CUGLIARI Domenico, esponenti di spicco della mafia di S.Onofrio/Stefanaconi, responsabili di violazione degli obblighi imposti dall’A.G..
4. Settembre 2013: arresto di.
a. un soggetto di Serra San Bruno, responsabile di atti persecutori, protrattisi per anni in danno di una ragazza, minacciata di morte se avesse contratto matrimonio con il suo innamorato.
b. FIUMARA Danilo, membro della omonima famiglia mafiosa, per inosservanza degli obblighi della sorveglianza speciale di P.S., accertata dai Carabinieri.
5. 17.11.2013: arresto di Carrà Antonio, ricercato, su decreto di fermo emesso dalla Procura di Vibo per l’omicidio di La Rosa Antonio, consumato nel settembre precedente per motivi passionali.
6. 10.12.2013: arresto di sette pregiudicati di rilevante spessore criminale operanti nella zona di Mileto (PROSTAMO), responsabili di spaccio di stupefacenti ed estorsione. Le indagini erano state avviate a seguito di un omicidio (Prostamo) ed un tentato omicidio (La Scala), sui quali l’Arma aveva fatto piena luce, assicurando alla Giustizia i responsabili (operazione “La meglio Gioventù”).
7. 17.01.2014: arresto del latitante CRACOLICI Francesco, pluripregiudicato, esponente di spicco della omonima cosca, ricercato dal luglio 2013, per essersi sottratto ad un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Vibo per detenzione e spaccio di stupefacenti e possesso di armi clandestine (anni 6 e mesi 7 di reclusione).