Tariffe rifiuti, Greco: “Misura fallimentare. Pugliano si dimetta”
“L’aumento della tariffa sul servizio di raccolta rifiuti da applicare ai Comuni è l’ennesimo atto che dimostra il fallimento dell’assessore Pugliano; sarebbe quantomeno doveroso che ad esso seguano, per il bene dei calabresi, le sue dimissioni immediate”. A dichiararlo è il presidente del consiglio provinciale di Cosenza e leader del movimento L’Italia del Meridione Orlandino Greco.
“Dopo 15 anni di commissariamento ambientale la Calabria si trova sommersa dai rifiuti, con la discarica di Pianopoli quasi satura e nessun progetto a lungo termine che consenta di guardare al futuro con speranza. A questo si aggiunge la decisione quantomeno discutibile del governo regionale, intrapresa senza la condivisione con gli amministratori locali, di aumentare dal 1 maggio 2014 (con effetto retroattivo) la tariffa dei servizi da applicare ai Comuni da 91 a 148 euro per tonnellata di rifiuti indifferenziati e dal 1 gennaio 2015, per i Comuni che non arrivano ad una percentuale minima di differenziata del 25%, la tariffa salirà a 198,39 euro; un ulteriore aumento della tariffa è stato stabilito per smaltire una tonnellata di frazione umida differenziata, che passerà da 34,65 a 105,26 euro”.
“Ancora una volta saranno quindi i Comuni, i sindaci e i cittadini a pagare le inefficienze di un governo regionale alla deriva, che nell’Ambiente, così come in molti altri settori, mostra tutte le sue lacune amministrative e politiche. Gli aumenti delle tariffe ricadranno inevitabilmente sulle tasche dei cittadini, che si ritroveranno con un sostanziale aumento della tassa sui rifiuti Tari (ex Tares), e sulle scelte dei sindaci, che dovranno approvare il bilancio entro il 31 luglio tenendo conto delle nuove tariffe”.
“E’ un atteggiamento irresponsabile quello dell’assessore Pugliano, che da una parte scarica le responsabilità delle inefficienze nel settore Ambiente sulla gestione commissariale e dall’altra obbliga i sindaci a svuotare le tasche dei cittadini per evitare pesanti sanzioni. La verità, e Pugliano dovrebbe avere la correttezza politica e istituzionale per ammetterlo, è che il governo regionale non è stato in grado di stabilire un piano per la gestione dei rifiuti che sopperisse alla grave condizione di emergenza in cui versa la Calabria”.
“L’intero scenario risulta caotico: la discarica di Pianopoli è quasi satura; un’altra estate rovente con le città colme di rifiuti e vuote di turisti è alle porte; i sindaci saranno costretti ad aumentare le Tari e ad assorbire le proteste giustificate dei cittadini; l’assessore Pugliano troverà l’ennesima giustificazione per l’ennesima emergenza della quale il governo Scopelliti non sarà responsabile, per l’ennesima volta. Sono questi i risultati disastrosi di un governo regionale che con la propria (in)azione amministrativa ha condannato la Calabria e i calabresi a sprofondare in un baratro senza fondo. La speranza è che i rappresentanti dell’Anci, i sindaci calabresi in particolare, si uniscano contro l’ennesima decisione scellerata dell’assessore Pugliano che costringerà i cittadini a farsi carico delle inefficienze del governo reginale”.
“Registrato il fallimento, non resta che attendere le dimissioni che la Calabria e i calabresi chiedono all’assessore Pugliano; anche se, visti i precedenti, nessuno si meraviglierà se queste non dovessero arrivare.”