Cisal, il calabrese Franco Cavallaro consolida la sua leadership al consiglio nazionale di Salerno
Il vibonese Franco Cavallaro ha consolidato la sua incontrastata leadership nel corso dei lavori del Consiglio Nazionale della Cisal, la Confederazione italiana sindacai autonomi lavoratori, svoltisi al Grand Hotel di Salerno, al cospetto degli oltre quattrocento delegati provenienti da ogni parte d’Italia in rappresentanza delle unioni regionali e provinciali.
E’ stato l’ultimo Consiglio Nazionale in vista della celebrazione del IX Congresso in programma per il prossimo gennaio. Nella sua ampia e complessa relazione hanno trovato posto analisi e prospettive della Cisal sul governo Renzi, le proposte del sindacato sulle riforme e la stessa disponibilità della Confederazione a sostenere il cambiamento purchè finalizzato alla crescita ma con il lavoro e l’occupazione al centro delle politiche economiche e sociali del Paese. Nelle oltre due ore di acuta esposizione di Franco Cavallaro ha rivolto anche uno sguardo alla Calabria che non cambia ed un riferimento anche alla condizione ambientale e al ruolo delle istituzioni nella provincia di Vibo Valentia, dove il prefetto Giovanni Bruno ha dovuto ben presto rimboccarsi le maniche per garantire il più pieno sostegno alla cultura della legalità e non abbandonare al proprio destino gli enti che soffrono ed i cittadini che hanno da sempre creduto nell’azione positiva della massima autorità territoriale di governo.
Franco Cavallaro ha centrato la sua maggiore attenzione sui “cantieri” aperti o soltanto, purtroppo. annunciati, del premier Matteo Renzi, indicando nel lavoro l’assoluta priorità del Paese per chiunque lo governi, prendendo atto che ad oggi non ci sono risposte adeguate, ne appare chiara la politica economica e sociale. La Cisal non è certamente né sorda, né cieca di fronte al fenomeno Renzi e alle sue novità, del suo approccio, quasi aggressivo, ai problemi, mostrando lucidità e realismo ed avvertendo che non sarà facile sconfiggere le antiche resistenze al cambiamento. La Cisal è per un piano organico per la ripresa, il lavoro, lo sviluppo e la crescita, fissando obiettivi concreti e raggiungibili e nello stesso tempo strategici e strutturali. Il Paese per anni ha subito le conseguenze di una terribile recessione: ecco perché diventa legittimo avere dubbi sull’effettiva uscita dal tunnel della crisi. Franco Cavallaro, poi, non si è detto confortato del fatto che l’Unione Europea continua ad emanare “raccomandazioni” che riguardano conti pubblici, tasse, pubblica amministrazione, banche, lavoro, scuola, concorrenza e trasporti, non mancando di sottolineare che la Cisal non fa mancare in tutte le sedi possibili un coerente contributo all’azione di governo. Sempre in materia di politica economica, ha spiegato, tra l’altro, Franco Cavallaro, non entrando nel groviglio dei numeri, la Cisal ha una sua proposta organica e radicale finalizzata al duplice obiettivo della massima efficienza funzionale e dell’accesso di giovani con il contestuale assorbimento dei precari, attraverso un intelligente turnover che non mortifichi le esperienze e le competenze acquisite dalle risorse interne, valorizzandole e responsabilizzandole.
Evidenziando che le garanzie di cambiamento possono venire soltanto da vere riforme strutturali, il Segretario Generale della Cisal ha inteso ricordare che c’è il macigno del debito pubblico che ostacola la volontà di ripresa e che in ogni caso bisogna puntare all’assoluta necessità di abbassare la pressione fiscale, passata in tre anni dal 46 e 1 al 48 e 9 per cento e che è di questi giorni il drammatico dato che indica la disoccupazione nel 13 per cento e nel 66 per cento nei giovani. La ricca e nutrita relazione non poteva non sottolineare la convinzione che il lavoro manca perché sono assenti gli investimenti e che il conseguente circolo vizioso blocca occupazione, consumi e crescita. Per la Cisal la riforma delle riforme passa attraverso la riforma fiscale che vuole costituire una maggiore equità del fisco, capace di introdurre strutturalmente lo strumento del contrasto degli interessi premiando il cittadino-contribuente attraverso crescenti deduzioni-detrazioni dalla propria dichiarazione dei redditi per raggiungere un triplice risultato: reperire risorse attraverso l’ampliamento della platea dei contribuenti; rendendo residuale il fenomeno dell’evasione, eliminando l’odiosa doppia imposizione, incentivando fortemente i consumi. Al termine del Consiglio Nazionale, dove si è sviluppato un intenso dibattito che ha confermato la linea strategica del segretario Generale, è stata eletta la commissione verifica per lo statuto. Eletto, tra gli altri, Filippo Curtosi, segretario provinciale aggiunto della Cisal di Vibo Valentia.