Università Catanzaro: Ledda, silenzio su facoltà in centro
"Nonostante il Prof. Quattrone, rettore dell'Università di Catanzaro metta a disposizione della città la possibilità di spostare dal Campus alcune facoltà a condizione che vi siano strutture idonee e condizioni che favoriscano gli studenti universitari di poter vivere con i servizi necessari che attualmente mancano per una polica urbanistica suicida speculativa non riceve nessuna risposta". E' quanto rende noto Quirino Ledda, ex Vice presidente del consiglio regionale dellla Calabria.
"Sono certo - dichiara - che il rettore si aspettasse un dibattito, un confronto con le forze politiche, l'amministrazione comunale la cosidetta societa' civile, ma ancora una volta il silenzio totale, alla proposta più significativa per ridare vita a un capoluogo inesistente. L'unica posizione espressa a favore è stata della Prof.ssa Rotundo e della Cgil. La lettura che si puo' dare su questo comportamento politico/amministrativo - secondo Ledda - è che le forze politiche concepiscono la politica come una tecnica ridotta ai soli addetti ai lavori,provocando l'imbarbarimento della vita della nostra comunita',in cui è assente ogni connotazione etica. Il governo della cosa pubblica (scuola, trasporti servizi etc..) non si configura piu come mediazione tra l'interesse del cittadinoe l'interesse generale, ma come potere personale da conquistare per utillizarlo a fini spesso non leciti. Se vi fosse una vera volontà politica - afferma Ledda - ci sono due strutture straordinarie distanti tra loro poche centinaia di metri proprietà dello stato. L'ospedale militare e l'ex caserma Pepe, con un ampia per il parcheggio,c he potrebbero avviare un primo passo, che il Prof.Quattrone definisce solo un cantiere, un sogno".
A parere di Ledda "la verità è che il ceto politico e imprenditoriale molto attento ai propri interessi,le professioni non hanno un progetto per il progresso e un idea dello sviluppo della città e raccogliere attorno ad esso il consenso democratico dei catanzaresi. Le proposte, a mio avviso, costruttive in questa citta' rimangono lettera morta".