Reperti archeologici all’asta su e-bay. Indagato un extracomunitario
Migliaia di reperti archeologici di presunta provenienza illecita e commercializzati attraverso il sito E-Bay, sono stati sequestrati in Calabria. Il sequestro è stato fatto a Isca sullo Jonio, a Catanzaro, dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza, diretti dal capitano Raffaele Giovinazzo, nell'ambito di un'inchiesta diretta dal Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo, e dal sostituto Santi Cutroneo. Nell'inchiesta è indagato un cittadino extracomunitario residente a Vibo Valentia accusato di avere gestito numerose transazioni per la vendita dei reperti. Tra i reperti 1.250 monete in argento e bronzo di epoca mano-greca, romana e bizantina ed altri 86 oggetti tra fibule, anelli, bottoni, pesi da telaio e monili in ceramica, considerati dagli investigatori di grande importanza storico-scientifica. Molti dei reperti oggetto del traffico illecito provengono da siti archeologici della provincia di Vibo Valentia e sono stati recuperati, secondo quanto riferito dagli investigatori, nel corso di un'attività di ricerca illecita. Le indagini proseguono con la collaborazione dei carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia per accertare se nel traffico illecito siano coinvolte altre persone oltre al cittadino extracomunitario già indagato, nei confronti del quale s'ipotizzano i reati di ricettazione ed impossessamento illecito di beni archeologici. Al termine degli accertamenti i reperti saranno messi a disposizione della Soprintendenza archeologica della Calabria per consentire la loro esposizione al pubblico.