Capellupo “Assunzioni al comune di Catanzaro un occasione persa”

Catanzaro Politica

“Se l’Amministrazione si fosse mossa con serietà e per tempo avrebbe assunto, dal 2013 al 2016, molte più unità delle 17 che promette di assumere ora. Chi è il responsabile?” Lo dichiara in una nota Vincenzo Capellupo Consigliere Comune Catanzaro.

La delibera sulla programmazione del fabbisogno di personale - continua il consigliere - del triennio 2014/2016 approvata nella giornata di ieri dalla Giunta comunale di Catanzaro manifesta nuovamente quanto le battaglie di questo ultimo anno circa i ritardi e le lentezze dell’Amministrazione comunale sulla questione concorsi fossero pienamente fondate. Infatti, se i concorsi banditi ad agosto del 2013 si fossero fatti per tempo e senza attendere il parere 27 della Sezione autonomie della Corte dei Conti arrivato a fine dicembre, come per altro da me sollecitato più volte con interventi pubblici e per via ufficiale, oggi la macchina amministrativa del comune di Catanzaro avrebbe al suo interno già delle fresche e competenti risorse delle quali ha realmente bisogno. Ma il punto non è solo questo perché i ritardi dell’Amministrazione Abramo hanno ridotto le possibilità di assunzioni del triennio 2014/2016; presumibilmente l’Amministrazione avrebbe assunto 13 persone nel 2013 ed in un numero congruo per gli anni successivi, utilizzando per come previsto, come short list i risultati dei concorsi già banditi.

L’Amministrazione comunale di Catanzaro, in linea con il piano del fabbisogno, dal 2013 al 2016, avrebbe assunto, come è facile prevedere, molte di più delle 17 unità che promette di assumere ora. Una vergogna senza fine in un periodo di sostanziale crisi economica, sociale e occupazionale, con i nostri ragazzi che emigrano e vivono qui, dopo studi ed esperienze lavorative precarie, una vita di umiliazione professionale. L’Amministrazione comunale doveva premiare il merito, garantire i suoi cittadini, rinnovarsi, cogliendo la ghiotta opportunità delle nuove assunzioni per merito e sottraendole alle logiche clientelari. Le responsabilità vanno accertate su questa evidente inefficienza. In tutto questo nessuna risposta dal Sindaco è stata data alla mia domanda sulla soppressione di una categoria concorsuale pubblica per la sola necessità di allargarsi senza concorso lo staff fiduciario. Ma si sa, per qualcuno - conclude Capellupo - è bisogno ed è diritto al lavoro, per altri evidentemente è tutta una altra storia.