Aperta galleria Medio Savuto

Catanzaro Attualità

E’ stato abbattuto questa mattina l’ultimo diaframma della galleria della strada del Medio Savuto, compreso tra Soveria Mannelli e la provincia di Cosenza, con il quale si avvia a completamento il primo lotto dell’importante infrastruttura.

Alla cerimonia, che si è tenuta nell’area del cantiere nel territorio del comune di Pedivigliano, hanno preso parte del commissario straordinario della Provincia Wanda Ferro, il prefetto di Catanzaro Raffaele Cannizzaro, il vescovo di Lamezia Terme mons. Luigi Cantafora, i sindaci e gli amministratori del comprensorio, autorità civili e militari, i tecnici tra cui il direttore dei lavori ing. Giovanni Angotti, e i tecnici dell’ente intermedio ing. Floriano Siniscalco, ing. Eugenio Costanzo, ing. Vincenzo Coppola. “L'idea di collegare le aree del Cosentino, attraverso la valle dell’Amato, con la strada dei Due Mari in corrispondenza di Marcellinara – ha ricordato il commissario Wanda Ferro ripercorrendo la cronistoria dell’opera – è nata già fin dalla fine degli anni ’70. L’idea era ed è quella di costituire un collegamento a scorrimento veloce tra Cosenza e Catanzaro, in sostituzione della vecchia Strada Statale 19, collegando tutti i paesi dell’entroterra e anche come valida alternativa al percorso lungo l’autostrada”. Nel 1989 la Provincia di Catanzaro ottenne un finanziamento da 98 miliardi di lire. Fu, quindi, espletata una gara con l’obiettivo di realizzare un lotto fra la Strada Statale 616 e Serrastretta (16 Km) con l’utilizzo dei soldi disponibili e predisponendo, nel contempo, il progetto per l’intera strada. I lavori, però, ebbero solo una parziale realizzazione, e subirono una sospensione e una successiva revoca del finanziamento concesso.

L’opera, lasciando una serie di opere monche sul territorio, venne definita “La strada che non c’è”, è fu oggetto di alcune note vicende giudiziarie. Nell’anno 2004 l’Amministrazione guidata dall’on. Michele Traversa riuscì ad ottenere un finanziamento di circa 60 milioni di euro, che consentì di riprendere i lavori e risolvere i gravi contenziosi lasciati in vita da vecchio appalto. Successivamente nel 2011, sotto la presidenza di Wanda Ferro, grazie all’impegno profuso presso il CIPE, sono stati assegnati ulteriori 40 milioni di euro che portano le disponibilità sugli attuali lavori in corso a 100 milioni di euro circa. Il tratto realizzabile con i 100 milioni disponibili è di circa 9 chilometri dallo svincolo sulla SS 616 in Provincia di Cosenza fino a Decollatura. Ancora grazie all’impegno forte e al “pressing” sulla Regione Calabria, l’amministrazione Ferro ottiene che nel 2011 vengano inseriti nel cosiddetto “Piano per il Sud” ulteriori 70 milioni di euro . Tale cifra risulta dell’entità necessaria per arrivare ad ultimare l’originario primo lotto fino a Serrastretta. Nella stessa Delibera CIPE viene quantificata in 334 milioni di euro la dotazione finanziaria necessaria per completare definitivamente l’opera e vengono assegnati 30 milioni di euro “programmatici” al secondo lotto, finalizzati a porre le basi di progettazione garantire l’interesse del Governo per finanziare in stralci successivi. Nei mesi scorsi, in un momento di difficoltà gestionale, la Regione Calabria ha chiesto al Governo di eliminare dal Piano per il Sud la previsione di spesa dei 70 più 30 milioni di euro per destinarle al ripianamento del debito sanitario e di quello del Trasporto pubblico locale, per cui il progetto ha rischiato di restare privo di copertura finanziaria. Ancora dopo una lunga discussione ai tavoli prefettizi e governativi grazie alle forti pressioni della Provincia e del commissario straordinario Wanda Ferro, la Regione ha mostrato interesse concreto alla prosecuzione dell’opera, escludendo dalla rimodulazione 4 milioni di euro necessari per la progettazione e gli espropri, e individuando nella stessa delibera risorse liberate per 70 milioni di euro, per la cui effettiva disponibilità è atteso un provvedimento definitivo, e che serviranno per la realizzazione del lotto che collega Decollatura fino al bivio di San Pietro Apostolo. “L’apertura della galleria – ha affermato Wanda Ferro - rappresenta un passo importante nella realizzazione del primo lotto dell’opera e testimonia la continuità dei lavori e il superamento delle trascorse difficoltà. Con l’apertura della galleria si avvia verso l’apertura un’opera di grande complessità dal punto di vista tecnico, ma di importanza strategica per l’area centrale della Calabria. Possiamo dire di avere mantenuto gli impegni assunti con i cittadini. La strada del Medio Savuto non è più ‘la strada che non c’è’, ma diventa realtà. Ringrazio pertanto gli amministratori del territorio, i comitati, i cittadini che ci sono stati accanto in maniera costruttiva, oltre ai tecnici e alle maestranze che hanno lavorato tra tante difficoltà per realizzare questa importante infrastruttura”. Wanda Ferro ha ricordato che l’opera ha una grande importanza “innanzitutto per la velocità di collegamento, se si considera che in 30 chilometri e circa mezz’ora di viaggio, sarà in grado di collegare dalla provincia di Cosenza fino alla SS 280 a Marcellinara, con un enorme risparmio di tempi rispetto anche al percorso autostradale. Inoltre è da nevidenziare la possibilità di togliere da uno storico isolamento i comuni del Reventino, con i loro 45 mila abitanti complessivi e la presenza di numerose e importanti aziende". Alla cerimonia erano presenti molti sindaci dei comuni interessati, che per la Provincia di Catanzaro sono Carlopoli, Cicala, Conflenti, Decollatura, Martirano, Martirano Lombardo, Motta Santa Lucia, Soveria mannelli, San mango d’Aquino, Nocera Terinese, Serrastretta, San Pietro Apostolo, Tiriolo, Gimigliano, Miglierina, Amato, Settingiano, Marcellinara; mentre per la Provincia di Cosenza sono Bianchi, Colosimi, Panettieri, Pedivigliano, Scigliano.

A portare il saluto a nome di tutti i Comuni è stata il sindaco di Pedivigliano, Antonella Leone. Il prefetto di Catanzaro Raffaele Cannizzaro ha elogiato i tecnici e le maestranze che hanno lavorato alla realizzazione del progetto, quindi ha rimarcato la valenza economica e sociale di un’opera importantissima per lo sviluppo del territorio, e la caparbietà dell’Amministrazione che ne ha consentito la realizzazione. Il progettista ing. Giovanni Angotti ha quindi evidenziato la grande valenza simbolica dell’apertura della galleria, che ha avuto delle obiettive difficoltà esecutive, tutte superate con grande impegno di coloro che ci hanno lavorato, dell’Amministrazione provinciale e dei Comuni interessati, e soprattutto assicurando costantemente la sicurezza delle maestranze. Il vescovo mons. Cantafora, prima della benedizione dell’opera, ha invitato amministratori e cittadini “a stare uniti, a collaborare per il bene comune”, e ha stimolato i calabresi a credere in loro stessi, evitando “di lamentarsi o di essere rassegnati, ma di parlare in maniera positiva per risolvere i problemi del territorio”.