Rende: falsi invalidi, scattano le manette per medici e funzionari Asl
Avrebbero certificato false invalidità aggirando la competente commissione. Sono quarantanove i provvedimenti cautelari emessi a carico di medici, funzionari e impiegati amministrativi del Distretto di Rende dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Tredici i professionisti finiti agli arresti domiciliari, trentasei gli obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Il reato contestato dalla Procura di Cosenza è falso ideologico in atto pubblico. Gli indagati sarebbero in tutto centocinquanta. Le false invalidità civili e patenti false- in base a quanto emerso dall'attività investigativa - venivano assegnate tramite l'intervento autonomo dei medici, con la complicità di funzionari ed impiegati del Distretto sanitario di Rende. In particolare, spiega la polizia, tali commissioni si riunivano con un solo componente, il quale, dopo aver eseguito la visita dell'interessato, in composizione monocratica, riconosceva l'invalidità civile e l'handicap in assenza di una regolare riunione della commissione. L'operazione, denominata "Ippocrate", è coordinata dalla procura della Repubblica del tribunale di Cosenza e fa seguito ad un'analoga operazione denominata "All included". Fra i destinatari dei provvedimenti anche il sindaco di San Fili, Ottorino Zuccarelli, medico; il Presidente del Consiglio comunale di Cosenza, Pietro Filippo, il consigliere comunale Sergio Bartoletti del Pdl ed un, consigliere regionaledel Partito Democratico. L'inchiesta che ha portato all'emissione delle misure cautelari è scaturita da un'indagine condotta per quasi due anni dalla sezione di Cosenza nord della polizia stradale che aveva rilevato, nel corso di alcuni controlli, irregolarità in merito al riconoscimento dell'invalidità civile a decine di persone."In merito alla clamorosa inchiesta che vede coinvolti medici, funzionari ed impiegati del Distretto Sanitario di Rende, il Commissario dell'ASP di Cosenza, Dott. Franco Maria De Rose, ha annunciato che, oltre ad intraprendere i dovuti provvedimenti di legge che impongono la temporanea sospensione dalle funzioni, l'Azienda Sanitaria Provinciale si costituira' parte civile per presunti danni all'immagine ed al prestigio dell'Ente, espressione della gestione e delle attivita' pubbliche esercitate nell'interesse delle comunita' amministrate e rispondenti ai canoni delle legalita', del buon andamento dell'azione amministrativa,dell'efficacia e dell'imparzialita' sancita nell'art. 97 della Costituzione". Lo comunica l'azienda sanitaria cosentina.
Sono dieci al momento le persone raggiunte dall'ordinanza di custodia cautelare e finite agli arresti domiciliari. Si tratta di Ottorino Zuccarelli, medico e sindaco di San Fili (CS), Ercole Vilotta, Giuseppa Soloperto, Vita Cupertino, Paolo Iuele, Vincenzo Cappuccio, Mario Vetere, Patrizia Fucilla, Francesco Vena e Alfredo D'Alessandro. Obbligo di presentazione alla stazione dei Carabinieri piu' vicina, tra le 18e le 19 di ogni giorno, per Francesca Totera, Maria Antonietta Baldino, Carmine Bartoletti, Sergio Bartoletti, Valentina Battendieri, Anna Maria Conforti, Marcello De Bartolo, Iolanda De Rago, Paola Ferri, Pietro Filippo, Ernesta Pellicano', Mercedes Anna Principe, Francesco Ruffolo, Algisa Sabino, Caterina Stancati, Rosetta Tavernese, Olivia fallico, Dolorata Nicoletti, Teresa Licastro, Rosa Rovella, Giuseppe De Munno, Luigi Pulice. Sergio Bartoletti, consigliere comunale di Cosenza, era gia' stato implicato nell'inchiesta "All Included", che ha preceduto quella di oggi, con tematiche simili. Vita Cupertino, finita ai domiciliari oggi, e' sua moglie. Tra gli indagati, con obbligo di firma, c'e' Pietro Filippo, consigliere comunale di Cosenza e presidente del Consiglio.
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