Si finge maresciallo della Finanza e promette assunzioni, arrestato

Catanzaro Cronaca
Le "divise" contraffatte utilizzate dal finto maresciallo della Finanza

Una persona è stata arrestata per millantato credito aggravato essendosi finto un maresciallo del corpo, in particolare come “comandante della finanza”, ingannando così dei comuni cittadini proponendogli, fra l’altro, di entrare a far parte della Guardia di Finanza in cambio di denaro e di altri favori, definiti dalla stesso come dei corrispettivi per il proprio “disturbo”.

L’insolita operazione di servizio, condotta dai baschi verdi di Lamezia Terme col coordinamento della procura della repubblica, è l’esito di alcune indagini che sono iniziate quando una vittima del falso maresciallo si sarebbe recata presso una caserma della Gdf di Lamezia per avvisare i presunti “colleghi” che, a breve, avrebbe iniziato il servizio assieme a loro e, nel contempo, voleva ulteriori informazioni su quando e come dovesse presentarsi per l’incorporazione.

“Dopo un iniziale momento di stupore - spiegano gli stessi investigatori - accertato che evidentemente non si trattava né di un mitomane, né di un finanziere autentico, sono state svolte immediate indagini, dalle quali è emerso che il cittadino presentatosi era, in realtà, soltanto un’inconsapevole vittima di un ennesimo raggiro, operato dal finto appartenente al corpo, il quale, manifestando inesistenti conoscenze importanti, gli aveva prospettato il reclutamento nella guardia di finanza” a fronte di pagamento di tremila euro.

Acquisiste altre informazioni i veri finanzieri hanno accertato così che non si trattava di un episodio isolato, ma di una serie di altre condotte simili ideate dallo stesso millantatore, il quale, grazie ad una minimale conoscenza di alcune procedure concorsuali del Corpo – “rese più verosimili da non poca fantasia”, dicono sempre gli investigatori – era riuscito senza troppe difficoltà a ingannare puntualmente alcune persone.

Sono in corso altri approfondimenti investigativi per ricostruire nei dettagli tutte le condotte illecite già individuate e risulterebbe anche un episodio in cui l’arrestato ha cenato, in un noto ristorante del litorale lametino, pretendendo - ovviamente in forma abusiva e del tutto illecita - un forte sconto rispetto al dovuto, definendosi appunto un “finanziere”. Sarebbe risultato dalle indagini che il millantatore abbia agito anche nella sibaritide, in provincia di Cosenza. In un’altra occasione, l’impostore avrebbe asserito di far parte del “servizio cinofili” del corpo, partecipando, in quanto tale, ad una rassegna del settore e spendendo indebitamente, anche in queste circostanze, la sua pretesa qualità di maresciallo della guardia di finanza per ottenere agevolazioni.

Le risultanze investigative dei finanzieri sono state sottoposte così alla procura della repubblica presso di Lamezia Terme che, condividendole, ha chiesto ed ottenuto dal Gip l’arresto del millantatore, sottoposto ai domiciliari. Nel corso della perquisizione dell’abitazione dell’arrestato sono state sequestrate anche due tute ginniche e due magliette, tutte contraffatte, che recavano abusivamente i contrassegni vari e le scritte proprie della guardia di finanza. Gli indumenti, come era già emerso dalle indagini - sebbene dalle fogge sostanzialmente dissimili dalle divise “ufficiali” utilizzate dai veri finanzieri – sono state ripetutamente indossate dall’indagato per presentarsi alle sue vittime e rendere ancora più credibili e verosimili i suoi inganni.

Considerato l’episodio accaduto, la guardia di finanza ribadisce che è possibile accedere al Corpo soltanto partecipando e superando specifici concorsi pubblici, i cui bandi sono riportati nella Gazzetta ufficiale della repubblica e disponibili sul sito internet istituzionale del corpo “www.gdf.gov.it”, che fornisce ogni informazione utile a coloro che aspirano ad essere arruolati.