Giustizia: Odg consiglio regionale per sezione Tar Reggio
Il Consiglio regionale, su proposta del consigliere Giuseppe Bova, ha approvato all'unanimità un ordine del giorno con cui si impegnano Il Consiglio e la GIunta " a promuovere tutti gli atti e/o i provvedimenti presso la Presidenza della Repubblica, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Governo ed il Parlamento, a salvaguardia dell'attuale assetto della Giustizia amministrativa vigente sul territorio regionale che si compone di una sede centrale del TAR in Catanzaro e di una Sezione staccata in Reggio Calabria, istituita nel 1975; ad operare, nell'ambito delle proprie competenze, per il potenziamento della Giustizia amministrativa in Calabria a salvaguardia dell'efficienza e dell'efficacia del servizio reso, nonchè degli attuali assetti occupazionali, funzionali e territoriali".
"Rispetto alle anticipazioni di stampa che hanno preceduto la pubblicazione del Decreto Legge n.90/2014 del 24 giugno 2014 - si legge nell'ordine del giorno - si e' levato un fortissimo dissenso espresso, tra gli altri, dal presidente del Tar di Reggio Calabria, consigliere Roberto Politi, che ha indirizzato una pubblica missiva al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, segnalando le gravi problematiche che un siffatto intervento produrrebbe anche in ragione della rafforzata esigenza di legalità dell'azione amministrativa in un contesto territoriale in cui e' fortemente radicata la presenza della 'ndrangheta e del crimine organizzato.
Unitamente al Presidente del Tar - prosegue il documento - si sono registrate forti pressioni contrarie da parte del presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria, prof. avv. Alberto Panuccio, del membro del Consiglio nazionale Forense, prof. avv. Michele Salazar, del prof. avv. Francesco Manganaro, Ordinario di Diritto Amministrativo dell'Universita' 'Mediterranea' di Reggio Calabria, del presidente della Camera Amministrativa distrettuale di Reggio Calabria, avv. Rosario Infantino, che ha persino indetto una pubblica petizione contro la soppressione della Sezione staccata di Reggio Calabria".
Nell'ordine del giorno, inoltre, si definisce "l'iniziativa assunta dal Governo, peraltro con decretazione d'urgenza, improvvida, illegittima ed ingiusta e che da tale soppressione non deriverebbe alcun risparmio per le finanze pubbliche atteso che la sede che ospita il Tar di Reggio Calabria e' un bene demaniale assegnato allo Stato.
Il personale, inoltre, - si legge - sarebbe trasferito verso altri uffici con disagi personali e familiari dei dipendenti interessati, come pure i Magistrati dovrebbero essere rimossi e riassegnati ad altri Tar con notevole disagio per i cittadini, gli enti e le imprese della città e del comprensorio reggino, costretti a sobbarcarsi ulteriori costi per raggiungere il presidio della giustizia amministrativa più prossimo ove richiedere un sindacato di legittimità dell'azione amministrativa". (AGI)