Il plauso di Wanda Ferro per il decennale del Circolo Placanica

Catanzaro Attualità
Wanda Ferro

Il commissario straordinario della Provincia, Wanda Ferro, ha rivolto le proprie congratulazioni al Circolo “Placanica” di Catanzaro, e al suo presidente Venturino Lazzaro, in occasione dei dieci anni di attività di un’associazione diventata un importante punto di riferimento della cultura cittadina e non solo.

In un testo inserito nel “numero unico” con cui il Circolo ha celebrato il proprio decennale, Wanda Ferro ha ricordato come le tante iniziative organizzate dal 2004 ad oggi “sono state non soltanto un motivo di straordinario arricchimento personale, ma hanno soprattutto alimentato, passo dopo passo, un fervore culturale nella città capoluogo sopito da troppi decenni”.

Per Wanda Ferro “la cultura rappresenta per il nostro territorio un autentico ascensore di crescita sociale e soprattutto un motore di sviluppo economico per la nostra città e per la nostra regione. Certamente il Circolo Placanica ha saputo contribuire al risveglio di una sensibilità collettiva di Catanzaro, che ha ritrovato proprio nella cultura un suo punto d’orgoglio, grazie anche alla miriade di associazioni che con grandi difficoltà e sacrifici realizzano una propria programmazione, ai tanti cittadini che partecipano attivamente alla vita culturale e vigilano sulla tutela del patrimonio di arte, di identità, di tradizioni e di conoscenze. Ma anche delle istituzioni pubbliche che hanno ormai compreso in pieno il senso e l’importanza di una crescita culturale diffusa su un territorio che, almeno da questo punto di vista, ha molte più luci che ombre. Negli ultimi anni Catanzaro ha invertito una tendenza che vedeva l’incredibile assenza di ogni riferimento culturale, di strutture all’altezza della città capoluogo, di una programmazione che non avesse il carattere della estemporaneità e dell’approssimazione”.

“Oggi, senza negare i tanti problemi e le difficoltà, la città di Catanzaro si confronta con le espressioni culturali e artistiche più importanti e varie, oltre a vantare strutture museali e contenitori culturali di assoluto rilievo. Un patrimonio che può e deve contribuire concretamente alla crescita economica del nostro territorio. La sfida è guardare a noi stessi, alla nostra terra, con più affetto e maggiore consapevolezza. Dobbiamo essere orgogliosi della nostra identità, della nostra storia e della ricchezza del nostro patrimonio culturale. Superando i nostri limiti, che non sono pochi, ma soprattutto valorizzando le nostre intelligenze e i nostri talenti".

"Innovando nel solco della nostra tradizione e delle nostre radici, tutelando i nostri territori, catalizzando le loro energie, il ‘sapere’ e il ‘saper fare’. Puntando risorse sulla cultura, ma anche dedicando attenzione e sensibilità, per creare un contesto fertile e trasmettere fiducia e riconoscimento a chi, come il Circolo Placanica, dedica i propri sforzi quotidiani alla crescita sociale e culturale del territorio. Una scommessa che vale un futuro, come ci ricorda Augusto Placanica ai cui insegnamenti sono molto legata: accettare se stessi e la propria identità storica di calabresi, senza vacue iattanze, ma anche senza complessi di inferiorità, e nel contempo misurarsi col mondo moderno”.

“La rinascita – dice Wanda Ferro richiamando ancora Augusto Placanica - dovrà passare per una riconversione dell’identità interiore della Calabria ad una modernità fatta di impegno operoso, di rispetto verso il lavoro e verso il merito, di cultura. E’ possibile una rivoluzione culturale che chiama tutti noi all’impegno e alla responsabilità: Spetterà agli intellettuali seri e onesti – dice Augusto Placanica - e non alle scimmie ammaestrate disponibili ai ricatti del potere economicamente gratificante, e soprattutto spetterà ai comuni cittadini impegnati nella serietà e onestà del loro quotidiano lavoro, al di là e al di fuori di schemi e schieramenti ormai sdruciti per sempre, aiutare la classe politica calabrese a ritrovare per la Calabria una nuova ragione di vita. Ma che sia nuova, e che sia vita’”.