Confcommercio Crotone su avvio saldi estivi 2014
Mancano pochi giorni all’inizio dei saldi estivi 2014, ufficialmente al via il 5 luglio, come stabilisce la delibera regionale n. 426/2013.
Ma è già da qualche settimana che sono cominciati a piovere i richiami alle promozioni in anticipo.
Le vendite estive rappresentano, sempre, un momento di richiamo per le famiglie, anche se negli ultimi anni, la quota destinata a questo tipo di acquisto si è ridotta costantemente, in linea con il calo del reddito disponibile.
Dal 2008 ad oggi i consumi alla voce saldi sono calati di 2,2 miliardi di euro. Le cifre fornite da Confcommercio parlano di segno meno (-2%) anche nei primi 5 mesi del 2014, dato che si aggiunge a un 2013 caratterizzato da un calo di circa 10 punti.
Significativi, al riguardo, i dati relativi alle iscrizioni e cancellazioni delle imprese presso gli uffici delle camere di commercio nel periodo compreso tra gennaio e maggio 2014; in particolare tutti i comparti merceologici del commercio al dettaglio hanno evidenziato saldi negativi con un risultato peggiore che rispetto ai primi cinque mesi dell’anno 2013
In Calabria il dato è ancor più di rilievo se si considera che a fronte di 1859 iscrizioni vi sono state 2690 cancellazioni con un saldo negativo di - 831 imprese.
Un ulteriore segno meno, nella media delle vendite del periodo, rispetto lo scorso anno è la conferma delle grandi difficoltà che sta attraversando il settore del commercio, che risente negativamente del calo dei consumi e della diminuzione del potere di acquisto delle famiglie crotonesi.
Un dato prevedibile, visto che i crotonesi, come nel resto d’Italia, devono quotidianamente far quadrare i conti tra le difficoltà che derivano dal mondo del lavoro, dai pagamenti richiesti dal fisco e dall’incertezza che aleggia sul futuro.
Il periodo dei saldi di inizio stagione rappresenta, tuttavia, per i commercianti, un momento importante per la propria attività, un’occasione per andare incontro alle esigenze dei consumatori sotto il profilo della quantità, qualità e assortimento dei prodotti, oltre che per gli sconti che andranno dal 30% al 50%.
Auspichiamo, pertanto, che, nonostante il periodo di ristrettezza per le famiglie crotonesi, il rapporto qualità prezzo della merce in saldo sia in grado di riportare i consumatori nei negozi, incentivandone gli acquisti.
A corredo di questi rilievi Confcommercio ricorda alcuni principi base per non avere sorprese durante o dopo l'acquisto di capi in saldo:
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (artt. 128 e ss. del Codice del Consumo d.lgs. 6 settembre 2005 n. 206). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Salve specifiche disposizioni regionali, è possibile porre in vendita capi non appartenenti alla stagione in corso.
5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.