Ue, Pratticò (Unimpresa): ora subito misure per crescita e sviluppo

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"Il presidente Renzi ha appena detto che senza crescita l'Europa non ha futuro. È vero: è venuto il momento di creare sviluppo, di dare speranza alle famiglie, di mettere le imprese in condizione di guardare con fiducia al futuro. Ma alle parole, quelle appunto del nostro presidente del consiglio, devono seguire fatti concreti. Speriamo che l'Italia riesca per la prima volta a riempire di significato un semestre di guida dell'Unione europea, in modo da indirizzare davvero le scelte verso misure urgenti per l'economia". Così il presidente di Unimpresa Calabria,Giuseppe Pratticò, commenta il discorso con cui il premier Matteo Renzi ha aperto il semestre europeo a guida italiana. "Un'Europa senza lavoro, e i dati dell'Istat di ieri con la disoccupazione al 12,6% ci dicono che la situazione è drammatica, non può esistere e proprio in quest'ottica deve essere improntato questo semestre europeo" conclude Pratticò.

Corre sempre più veloce il debito pubblico italiano. Negli ultimi dodici mesi, tra aprile 2013 e aprile 2014, il "buco" nelle finanze statali è cresciuto di 103,5 miliardi di euro, pari a una media di 8,6 miliardi al mese. Un ritmo che lo ha portato a superare la quota di 2.146 miliardi. Tale media è più alta rispetto a quella registrata nel periodo aprile 2012-aprile 2013, quando il debito si allargava di 7,01 miliardi al mese. Questi i dati più rilevanti che emergono dal rapporto flash del Centro studi Unimpresa Calabria "Il debito pubblico italiano".

Secondo l'analisi dell'associazione, basata su dati della Banca d'Italia, negli ultimi due anni (da aprile 2012 ad aprile 2014) il "buco" nei conti della pubblica amministrazione è aumentato complessivamente di 187,6 miliardi di euro; oltre la metà dello stock aggiuntivo del periodo 2012-2014 è stato accumulato negli ultimi 12 mesi, arco di tempo nel quale il debito è salito di 103,5 miliardi. Nei dodici mesi precedenti la fetta di debito in più era stata pari a 84,1 miliardi. Dati che dimostrano una crescita costante e a una velocità sempre maggiore: alla fine del 2012 l'ammontare del debito era a 1.989,5 miliardi; alla fine del 2012 il debito era a quota 2.069,3 miliardi.