Regionali: esponenti Pd, perchè Magorno non candida un renziano?
Pietro Amato, vice presidente del consiglio regionale, Tonino Sorrentino, componente della direzione regionale del partito, Silvana Siciliani, pure Componente della direzione regionale e Lucia Lo Presti, Componente assemblea regionale, intervengono nel dibattito in vista delle elezioni regionali.
"Dopo cinque mesi, finalmente, - affermano - era stata convocata l'assemblea regionale del PD durante la quale abbiamo ascoltato la relazione del Segretario Magorno alla presenza del Vice Segretario Nazionale Guerini. Diversi sono stati gli interventi, tutti pregevoli dal punto di vista politico, ma ci aspettavamo che proprio durante l'Assemblea venissero annunciate le candidature alle primarie. Quale migliore occasione - chiedono - alla presenza di tutti gli esponenti regionali del partito? Apprendiamo dalla stampa che Magorno e D'Attorre hanno proposto il giovane Massimo Canale al fine di ottenere il superamento della candidatura di Mario Oliverio e, secondo la stampa, spinti dalle parole molto dure usate da Pippo Callipo. Non abbiamo il piacere di conoscere personalmente il Sig. Callipo, ci sorprende però il fatto che possa orientare il nostro partito ed il segretario Magorno, dopo che nelle ultime elezioni, pur avendo presentato una lista che ha ottenuto l'1,99%, ha condotto una campagna velenosa contro il PD ed i suoi rappresentanti. Durante l'assemblea regionale - spiegano - si è stabilito di adeguarsi a quanto previsto dallo statuto e cioè organizzare le primarie che prevedono, secondo il regolamento, la sottoscrizione del 35% dei componenti l'assemblea. Mario Oliverio ha comunicato di volersi candidare alle primarie e non si comprendono i motivi per cui, in un partito democratico, si lavora per evitare la candidatura di un iscritto che ha un largo consenso. Ci sarebbe apparso molto piu' opportuno che la componente che ha vinto il congresso arrivasse all'assemblea con un nome espressione della propria posizione politica. In un congresso ci si differenzia per le scelte e le prospettive politiche ed organizzative e allora, ci domandiamo , perchè Canale e non un esponente della componente renziana che ha vinto il Congresso e nella quale ci sono tanti autorevoli esponenti?".