Morano, il Consiglio comunale ha confermato le aliquote Imu e Irpef
Archiviata in cinque ore la riunione del Consiglio comunale convocata dal sindaco Nicolò De Bartolo per, mercoledì 3 luglio, in seduta straordinaria, per discutere di ben dieci diversi argomenti, tutti significativi per la vita della comunità.
Si inizia con la lettura e la ratifica dei verbali riguardanti la riunione precedente che, ha fatto rilevare il primo cittadino, «ritornano finalmente, dopo cinque anni, ad essere approvati nella prima seduta utile».
Passa con votazione unanime il Piano d’azione per l’energia sostenibile (Paes) redatto a seguito dell’adesione al Patto dei sindaci promosso dall’Unione Europea. In proposito De Bartolo ha sottolineato come sia questa una «buona pratica che non grava sulle casse dell’Ente ma che, al contrario, nel rispetto della salute dei cittadini, in linea con quanto inserito nelle linee programmatiche del nostro gruppo, potrà portare notevoli benefici al territorio».
L’agenda prevedeva, poi, la conferma delle aliquote e detrazioni per l’applicazione dell’Imposta comunale propria (Imu) nonché dell’addizionale comunale Irpef. Entrambi i punti sono passati con il solo consenso della maggioranza e il voto contrario della minoranza. «Si tratta – ha commentato il sindaco - di un impegno concreto a non aumentare le tasse».
In scaletta, al quinto gradino, l’approvazione del Regolamento per la disciplina dell’Imposta unica comunale (Iuc). Un passaggio prettamente tecnico, in ossequio alla normativa nazionale che impone di determinarsi in merito. Licenziata con i voti favorevoli della maggioranza e l’astensione della minoranza.
Delicata la situazione sulla Tari, la tassa sui rifiuti, per la quale la Regione Calabria ha previsto un pesante aumento. Sulla quaestio erano intervenuti giorni addietro sia De Bartolo sia l’assessore Severino, protestando vivacemente e riservandosi di intraprendere ogni iniziativa utile, compreso un eventuale ricorso al TAR per verificare la legittimità del provvedimento dirigenziale con cui si aumenta l’imposizione. A conforto di questa ipotesi, è arrivato l’ok della maggioranza e del consigliere di minoranza Filomena, mentre gli altri due membri dell’opposizione, Verbicaro e Amato (Selva era assente giustificato) si sono astenuti.
Al fine di generare risparmio è stato conferito mandato all’esecutivo di progettare azioni capaci di ridurre la quantità di frazione indifferenziata.
Formate, a margine, le quattro commissioni che, ha puntualizzato il sindaco, «dovranno impegnarsi seriamente per produrre le proposte su cui sono chiamate a lavorare». Nella fattispecie gli organismi sono così costituiti:
a) Pari opportunità. Assegnata ai consiglieri: Verbicaro, Filomena, Severino, Vacca;
b) Adeguamento Statuto comunale. Affidata a Verbicaro, Filomena, Forte, Berardi;
c) Bilancio. Amato, Verbicaro, Marrone, Di Luca.
d) Controllo e garanzia. Selva, Amato, Maradei, Zicari.
Le prime tre commissioni sono presiedute dal sindaco, mentre la quarta dal consigliere di minoranza Filomena.