Costanzo: “Caro sindaco, forse è meglio andare a casa”
“A volte fare un passo indietro è forse un’azione che restituisce a chi la compie più dignità che continuare in maniera ostinata a perseguire una strada che è un vicolo cieco”. E’ quanto afferma un consigliere comunale di Catanzaro Sergio Costanzo, in merito alle perplessità avanzate da parte dei gruppi consiliari di UDC, Lista Scopelliti, Catanzaro da Vivere, Per Catanzaro e Catanzaro con Abramo.
“Il sottoscritto ha sempre preferito esprimersi con le azioni quotidiane, o con le prese di posizioni, pur dure, ma portate avanti nell’esclusivo interesse dei cittadini e del territorio. Non ho mai amato le analisi politiche, che lasciano il tempo che trovano, ma la responsabilità che deriva dal mio ruolo di eletto, la fiducia accordatami nelle urne dai miei numerosi elettori e la stima che sento intorno a me anche da chi non mi ha votato, mi spingono ad aprire una parentesi politica sul momento che il Comune sta vivendo.
La scelta, che oggi alla luce dell’immobilismo in cui la città versa posso dire essere stata scellerata, di mandare a casa tutta la giunta politica, ha gettato la città in una condizione critica dalla quale sarà molto arduo riprendersi se non con delle scelte chiare e nette.
Sono troppi i nodi da sciogliere. I servizi che non funzionano (dalla pulizia al diserbo alla raccolta dei rifiuti,senza parlare di un servizio di trasporto pubblico inesistente) ,o alla criticità economica della Catanzaro Servizi sull’orlo del fallimento,o la ancora irrisolta questione “Parco romani”,mercatino “area Teti”, la viabilità all’anno zero , le scuole, i parchi o il problema acquedotto, l’aumento continuo di tasse, i quartieri totalmente abbandonati, il progetto di una discarica discutibile, la sanità cittadina umiliata e derisa per una cattiva gestione manageriale , la farsa dei concorsi.
Tante cose che non vanno, salvo solo i dipendenti quelli che ogni giorno cercano di porre rimedio alla mancanza della gestione e della programmazione, comune Amc, Cz Servizi, Saeco e i pochi vigili urbani. E a questo punto mi chiedo se Abramo se ne è accorto, se i suoi delegati lo hanno informato. Oppure non glielo ha detto nessuno.
Caro sindaco allora è a te che mi rivolgo. Qualora nessuno ti abbia informato, sarò io a dirti, come sempre con franchezza e lealtà, che la città che amministri sta cadendo nel baratro delle sabbie mobili. Io nel mio piccolo ti starò vicino soprattutto perché ho preso un impegno con i catanzaresi portando il tuo nome in ogni dove, ma abbiamo bisogno di uno scatto d’orgoglio da parte tua, di un sussulto che ci faccia ancora credere che Sergio Abramo era per Catanzaro la migliore delle soluzioni politiche possibili. Altrimenti sindaco restituiamo dignità alla nostra storia di uomini e di politici e facciamo tutti un passo indietro”.