Ammortizzatori sociali, Salerno: “Vallone è fuori strada, la Regione ha già adempiuto ai suoi compiti”
“Desta notevole stupore la nota inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi dal sindaco di Crotone Peppino Vallone e dai responsabili di Cgil, Cisl e Uil di Crotone in riferimento alla situazione degli ammortizzatori sociali in deroga nella quale viene assai stranamente evidenziato che gli scriventi non conoscono quale sia la quota spettante alla Regione Calabria per la copertura del residuo 2013”.
È quanto dichiara l’Assessore regionale al Lavoro, Formazione professionale e Politiche sociali Nazzareno Salerno che spiega dettagliatamente il reale stato di cose precisando che “la Regione ha già adempiuto ai suoi compiti”.
“Come avevamo precedentemente puntualizzato – sostiene l’Assessore Salerno – abbiamo provveduto a trasmettere all’Inps entro il 30 giugno, recependo le verifiche ricevute e secondo le disposizioni ministeriali, i decreti di concessione degli ammortizzatori sociali in deroga a chiusura dell’annualità 2013. È l’Inps che deve provvedere all’erogazione dei trattamenti, previa verifica delle risorse finanziarie disponibili, ivi compresi i 400 milioni di euro che il decreto interministeriale in fase di emanazione destina agli ammortizzatori sociali in deroga per il 2013 per le regioni che presentano residui passivi. Dovrebbe essere scontato per chi affronta temi così delicati che le risorse finanziarie da mettere a disposizione sono quelle nazionali, ma evidentemente c’è chi ignora o finge di ignorare questo aspetto e cade in così brutte figure smascherato dall’evidenza dei fatti”.
“Sorprende e non poco – aggiunge l’Assessore Salerno – che alle singolari dichiarazioni di Vallone si siano associati i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil di Crotone poiché nella riunione del 26 giugno a cui hanno preso parte le segreterie regionali di questi sindacati (per la Cgil era presente una rappresentanza) è stata affrontata questa problematica e nessun sindacato ha riscontrato alcuna criticità da imputare alla Regione. D’altra parte era ed è materialmente impossibile attribuire alcuna mancanza alla Regione vista l’efficienza dell’azione condotta e che peraltro è il frutto della concertazione. In quella riunione, si è inoltre deciso, nel rispetto dei rispettivi ruoli, di chiedere con forza al Governo il pagamento di quanto dovuto per l’anno 2013 e la garanzia delle risorse per l’anno in corso, oltre ad una proroga per dare il tempo strettamente necessario agli uffici dell’Inps di fare istruttorie e verifiche su richieste ancora inevase. Ed è di stamattina la notizia, fornita dalla sede regionale Inps, che il Governo ha concesso una proroga sino al 15 luglio. Al disinformato Vallone vanno comunque ricordati i seguenti passaggi:
1) la nota ministeriale citata nella sua nota non garantisce alcuna copertura finanziaria, ma prevede semplicemente lo stanziamento di 400 milioni di euro da ripartire fra tutte le Regioni (solo la Calabria ha bisogno di 131 milioni di euro avendone già stanziati, impiegando risorse proprie per l’anno 2013, circa 51 milioni di euro supplendo così ai doveri del Governo nazionale);
2) in data 30 giugno presso la sede del coordinamento delle Regioni a Roma, gli Assessori regionali al Lavoro hanno ufficialmente minacciato la restituzione delle deleghe al Governo in materia di ammortizzatori sociali se lo stesso non avesse assicurato, con risorse certe, il saldo 2013;
3) per giorno 10 luglio in sede di conferenza Stato - Regioni è convocata una riunione dei Presidenti delle Regioni per decidere definitivamente il ruolo delle stesse in materia di ammortizzatori sociali anche in considerazione del fatto che non solo per il 2013 ma, purtroppo, anche per l’anno in corso non c’è alcuna certezza sulla copertura finanziaria;
4) in questi giorni viene ipotizzata una nuova manovra finanziaria nel mese di settembre per recuperare le risorse mancanti per gli ammortizzatori sociali in deroga.
Va infine ribadito – conclude l’Assessore Salerno – che la Regione rimarrà sempre vicina ai lavoratori colpiti dagli effetti della crisi adottando i provvedimenti di competenza, ma va anche detto che nei momenti difficili occorre creare delle sinergie e non certo alimentare una nefasta confusione che genera solo tensioni sociali”.