Ardore, arrestate tre persone per coltivazione di sostanze stupefacenti
Nella nottata di oggi, la Polizia di Stato, al termine di una complessa attività condotta nei comuni di Bovalino e Ardore (nell’ambito della prevenzione e repressione di tutte le attività illecite che ruotano intorno al mondo delle sostanze stupefacenti) ha arrestato B.T., 22 anni, studente, incensurato, Michele A.T., 27 anni, commerciante con precedenti per droga e A.C., 32 anni, commerciante, incensurato, colti in flagranza di reato per coltivazione di sostanza stupefacente, in particolare cannabis indica.
L’attività è stata originata dall’intensificazione dei servizi di controllo del territorio disposti dal questore di Reggio Calabria, Guido Nicolò Longo, a cui sono seguiti servizi di osservazione ed appostamento da parte del personale del Commissariato di Bovalino durante i quali, i poliziotti avevano constatato la presenza di voci e luci all’interno di un fabbricato in cemento armato, a Ardore, apparentemente in disuso.
Nella nottata, gli agenti, entrati nell’edificio, hanno colto sul fatto i tre uomini e posto sotto sequestro l’immobile che, diviso in due stanze, era stato allestito per la coltivazione industriale di sostanze stupefacenti. All’interno dei locali, difatti, sono state rinvenute e sequestrate 345 piante di cannabis indica in coltivazione su tavoli in legno, illuminate e climatizzate insieme a diversi attrezzi ed apparecchiature per la coltivazione. Incisiva, quindi, è stata l’attività di polizia giudiziaria che, oltre ad assicurare alla giustizia i responsabili e sottrarre al mercato del traffico di stupefacenti importanti quantitativi di droga, rappresenta un fondamentale segnale nel contrasto a un fenomeno di particolare allarme sociale e primario settore d’interesse nell’evoluzione degli obiettivi della criminalità.