Villa San Giovanni, Acqua Pubblica : l’amministrazione comunale non può tradire la volontà popolare
“È ormai dal 2007, da quando partì in tutta Italia la campagna di raccolta firme per una legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua, che in Calabria si è attivato un movimento che è riuscito a creare attenzione attorno alla problematica della gestione del Servizio Idrico, sempre più in mano ai privati.” È quanto si legge in una nota del Comitato Acqua Pubblica di Villa San Giovanni e del Coordinamento calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”.
“Tra le comunità che hanno dimostrato grande sensibilità alla tematica c’è sicuramente Villa San Giovanni, non fosse altro per quel 57,7% di partecipazione ai referendum del 2011, dato tra i più elevati dell’intera provincia reggina. – Prosegue la nota - gran lavoro di coinvolgimento e informazione portò a un risultato importantissimo, quando nell’aprile del 2011 fu modificato lo statuto comunale, sancendo all’unanimità il principio che l’acqua è un bene comune e che la sua gestione deve essere pubblica e priva di rilevanza economica.
Apprendiamo invece, con grande rammarico, che è stata aperta dall’Amministrazione villese la procedura per un affidamento in Project Financing in merito alla “Costruzione di un’infrastruttura volta a ottimizzare le fasi di adduzione e distribuzione dell’acqua potabile nel territorio del Comune di Villa San Giovanni mediante applicazione di tecnologie di gestione remotizzata di telecontrollo e tele lettura, attività di ricerca e riparazione perdite idriche e servizi integrati post-contatore”.
Attraverso la favoletta del Project Financing che prevede la realizzazione di un’opera attraverso l’anticipazione dei soldi dal privato, questo in cambio ottiene la gestione della stessa opera per un “congruo” numero di anni, in modo da rientrare dalle spese e ricavare il proprio utile. E se l’opera in questione riguarda la rete idrica, il Comune di Villa San Giovanni darà quindi in concessione quella rete e quel servizio idrico che, secondo il suo stesso Statuto comunale e secondo la volontà della stragrande maggioranza dei suoi cittadini, deve rimanere in mano pubblica? – Conclude la nota - È importante e urgente che si faccia un’operazione di trasparenza su questa storia, che si rendano note le aziende che hanno partecipato al bando e, soprattutto, con quali offerte. Ricordiamo a tutte e tutti, soprattutto agli amministratori villesi, che il fatto che dalle casse pubbliche non sarà speso un euro per questa “infrastruttura” non significa che sarà fatta gratis, ma che saranno direttamente i cittadini villesi a pagarne i costi.”