Germanò (Ncd): “Misteri dirigenziali al comune di Reggio”
“Reggio finalmente vede un po’ di luce. Adesso che il Direttore Generale è stato rimosso dal suo incarico, i problemi della città saranno affrontati e risolti con maggiore determinazione, con efficienza e con soluzioni immediate e incisive”. Franco Germanò Componente Assemblea Nazionale NCD.
“Finalmente – continua la nota - abbiamo saputo perché la città da due anni è immobilizzata, perché le buche non vengono riparate nonostante i milioni di euro spesi dal settore dei Lavori Pubblici, perché le caditoie di raccolta delle acque piovane da due anni non vengono pulite nonostante le relative attività siano state previste sia dal Dipartimento Ambiente con l’affidamento alla società AVR (quella della raccolta rifiuti per intenderci…) sia dal Dipartimento Lavori Pubblici nell’ambito delle attività manutentive delle strade (e quindi per essere ancora più espliciti stesso lavoro affidato a due imprese diverse e quindi due volte…), perché le tante opere pubbliche programmate, finanziate e appaltate dalle amministrazioni di centrodestra sono al palo e i relativi lavori sono bloccati.
Abbiamo finalmente capito che i Dirigenti dei vari settori non erano nelle condizioni di operare a causa dell’inefficienza e dell’incapacità del Dott. Emilio.
I 630 milioni di euro trasferiti dalla Regione Calabria al Comune di Reggio non vengono utilizzati, i progetti finanziati rimangono nei cassetti dei vari dirigenti e la colpa è del Direttore Generale.
La dirigente del settore Società partecipate non riesce a elaborare un semplice piano industriale per la creazione di una società in house per gli ex Multiservizi e decide (con l’avallo dei Commissari) di rivolgersi a società esterne e la colpa è del Direttore Generale.
Il dirigente delle Risorse Umane non risponde ai rilievi del Ministero dell’Economia sulla vicenda della PEO e non riesce a gestire la vicenda danneggiando i dipendenti e la colpa è del Direttore Generale.
Alcune imprese citate nella relazione della commissione di accesso hanno continuato ad avere affidamenti dal settore Lavori Pubblici e la colpa è del Direttore Generale.
La piattaforma informatica di controllo, monitoraggio e verifica dell’iter dei lavori pubblici non viene utilizzata dal settore competente perché così nessuno potrà mai individuare le relative responsabilità e la colpa è del Direttore Generale.
Le strutture burocratiche decidono che vanno bloccate le procedure di vendita del patrimonio edilizio e quelle di definizione delle pratiche del condono edilizio (che avrebbero garantito un introito di decine e decine di milioni di euro) e la colpa è del Direttore Generale.
Io ritengo invece che non sia così, ritengo che dietro tutto ciò ci sia una regìa non tanto occulta, ci siano interessi legati all’esercizio del potere, ci sia una volontà di dimostrare che nonostante la enorme “disponibilità” e “attaccamento al lavoro” non sono nelle condizioni di lavorare bene per le “colpe” delle amministrazioni di centrodestra.
Ho conosciuto il Dott. Emilio durante la mia esperienza, nei vari ruoli, di amministratore della città e ho sempre apprezzato la competenza, il rigore, la capacità di individuare soluzioni anche a problematiche molto complesse.
Il suo torto, forse, è quello di non essere “cresciuto” assieme agli altri vertici dirigenziali del nostro Comune che, invece, hanno avuto modo di iniziare assieme la loro storia dentro l’Amministrazione risultando tutti vincitori dei famosi concorsi di naccariana memoria.
Sono loro che hanno sempre gestito la macchina burocratica del Comune e sono loro i responsabili delle inefficienze che i cittadini reggini stanno pagando a caro prezzo sulla loro pelle.
Non vale la puerile giustificazione che non sono nelle loro disponibilità le risorse finanziarie necessarie per poter operare. Falso. I soldi ci sono e presto avremo modo di dimostrare, ulteriormente, quanto qui affermiamo.
La città per poter rinascere dopo il commissariamento – continua la nota - avrà bisogno di una forte volontà politica per mettere mano alla burocrazia comunale. Bisognerà avere il coraggio di non guardare in faccia nessuno. Bisognerà fare pulizia anche per garantire i tanti e tanti dipendenti comunali seri e perbene. Una classe politica seria e responsabile dovrà assumersi anche questo compito”.