Meet up, “Acqua non potabile: intervenga il Prefetto”
"In alcune zone della città di Catanzaro l'acqua non è più buona. Il Comune ha emanato un'ordinanza del 04 luglio scorso con cui dispone la sospensione dell'utilizzo per scopi alimentari e sanitari dell'acqua fornita dall'acquedotto comunale in alcune aree della zona sud della città." Lo si si legge in una nota del movimento Meet up di Catanzaro.
"Ci si chiede - continua la nota - come sia potuto accadere e dove siano le responsabilità di questa situazione potenzialmente rischiosa per la salute dei cittadini. In queste ore i supermercati del quartiere marinaro sono presi d'assalto da cittadini confusi e spaventati che fanno la corsa all'approvvigionamento di quante più bottiglie d'acqua possibile. Anche questa psicosi collettiva è da addebitare ad una grave carenza di notizie adeguate da parte dell'amministrazione comunale che, limitandosi a svolgere il "compitino" dell'ordinanza, ha ignorato l'effetto che tale provvedimento avrebbe avuto sull'opinione pubblica. Tante sono le domande che si potrebbero ancora porre ai nostri amministratori, ma l'unica che ci sembra importante è cosa sarà fatto per ripristinare la piena salubrità della fornitura idrica ed in che tempi i cittadini, che pure sostengono i costi del servizio, potranno nuovamente beneficiare di una erogazione a norma di legge senza rischi per la salute.
Il Meet Up Catanzaro si augura - conclude - che il Comune voglia attivarsi con un servizio sostitutivo di autobotti per l'approvvigionamento idrico nelle zone interessate, avvii una campagna informativa adeguata per tranquillizzare la cittadinanza ed intensifichi i controlli in tutto il comprensorio cittadino. Invitiamo, altresì, sua eccellenza il Prefetto a seguitare la sensibilità dimostrata nell'incontro con i parlamentari del Movimento 5 Stelle sull'acqua dell'Alaco e monitorare una situazione così preoccupante per gli abitanti del capoluogo calabrese."