Festa della Madonna del Carmine: Monsignore Galantino a Morano
«In questi giorni di festa non dimenticatevi dei poveri». Monsignor Galantino, vescovo della diocesi di Cassano Jonio e segretario della CEI, in visita a Morano per la festa della Madonna del Monte Carmelo, esorta i fedeli, accorsi numerosi per onorare Maria, a prendersi cura degli ultimi con gesti tangibili.
Nell’omelia il Presule, relativamente all’esperienza religiosa di ognuno, ha sottolineato l’urgenza di un impegno serio, invitando a non voler considerare come fatto marginale il cammino di fede. Richiamando quindi la vicenda di Elia - primo profeta d’Israele (IX sec. A.C.), che dimorando sul Monte Carmelo, zona montuosa dell’alta Galilea, ebbe la visione della venuta della Vergine sotto forma di una minuscola nuvola che si alzava dalla terra portando la pioggia e salvando Israele da una devastante siccità - il Vescovo ha spiegato come «in quel segno i mistici cristiani e gli esegeti intravedano la Madonna, la quale, custodendo in sé nostro Signore Gesù Cristo, dona vita all’umanità».
Ma il nesso tra la storia di Elia e il nostro divenire è da ricercarsi nello sforzo e nella stanchezza di una quotidianità. Altalenante. Talvolta segnata dalla sofferenza, preda dello scoraggiamento, talaltra accarezzata dalla gioia e dallo zelo per le cose dello Spirito.
«Ciò che conta è non scoraggiarsi dinanzi alla prova – ha rimarcato mons. Galantino. Occorre perseverare. Come fece il profeta. Che tornò per ben sette volte ad affacciarsi sul ciglio dell’altura per avere un segno». Non demorse, Elia. E fu premiato. Ecco il modello da seguire: «Quando diciamo sì al Signore è necessario farlo sul serio, in maniera totale, affidandoci e domandando l’intercessione di Maria, che ci è sempre vicina, anche nelle difficoltà».
Il segretario della CEI ha poi concluso rievocando lo «straordinario evento» vissuto dalla diocesi cassanese il 21 giugno scorso, con la venuta del Pontefice: «La Chiesa – ha detto – vive un gran bel momento. Tuttavia non mancano le fatiche», che però possiamo affrontare con la forza che viene dallo Spirito e l’entusiasmo che ci trasmette Papa Francesco».
Per la cronaca, la Messa è stata concelebrata, dai parroci di Morano, don Gianni Di Luca, coinvolto in prima persona nell’ottima e diligente organizzazione della festa, padre Flavio Paladino, don Francesco Di Chiara. Dopo la funzione, nella Chiesa di San Bernardino, si è proceduto all’incoronazione della Madonna e all’omaggio floreale nello spazio attiguo.