Carceri: Sappe, provveditorato Calabria accorpato a Puglia
"Ancora una volta il sistema penitenziario calabrese viene penalizzato dalle scelte del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e dal ministero della Giustizia. Infatti, nel recente decreto presentato dal Ministro della Giustizia, è stata prevista la soppressione del Provveditorato regionale della Calabria che verrà accorpato a quello della Puglia. Un vero e proprio disastro organizzativo, se si pensa che un agente che dovrà difendersi in consiglio di disciplina per un procedimento disciplinare, se in servizio a Reggio Calabria, dovrà recarsi a Bari". Lo affermano, in un comunicato stampa, Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, e Damiano Bellucci, segretario nazionale dello stesso sindacato.
"Già - scrivono - questa è una sanzione pecuniaria, se si pensa alle spese che l'agente dovrà sostenere, per il viaggio, il pernotto e il mangiare. Un territorio così complesso e problematico come quello calabrese verrà privato del suo vertice regionale. Ricordiamo che in Calabria ci sono 11 strutture penitenziarie, molte delle quali ospitano detenuti appartenenti alla criminalità organizzata. Inoltre - proseguono - la Calabria è' una delle poche regioni che si era dotata della centrale operativa regionale per il servizio traduzioni, una delle piu' organizzate ed efficienti d'Italia. Mentre tutti discutevano della chiusura del carcere di Lamezia e della nuova sede del provveditorato regionale il ministro ha pensato di chiudere lo stesso provveditorato. Diciamo no a queste scelte scellerate e lunedì 28 luglio - annunciano - terremo una conferenza stampa nel carcere di Cosenza, a partire dalle ore 10.30, nel corso della quale annunceremo una probabile manifestazione regionale. Speriamo - concludono - che qualche politico calabrese si svegli dal torpore e incominci a pensare ai problemi veri". (AGI)