Carcere Reggio: Palma, entro 2012 nuova struttura ad Arghillà

Reggio Calabria Attualità

Il ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma oggi a Reggio Calabria per impegni istituzionali, ha cominciato la sua giornata con la visita al carcere cittadino, accompagnato dal capo dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Franco Ionta. Il ministro si è intrattenuto con i detenuti sia in cella che nell'ora d'aria. “Ho un quadro della struttura logistica del carcere di Reggio Calabria. Penso che domani, quando interverrò al Senato in replica sul problema delle carceri, qualcosa dirò”, ha commentato ai giornalisti all'uscita dal carcere. Il ministro ha riportato il plauso espresso da parte dei detenuti al direttore del carcere e al personale della struttura penitenziaria. Poi, ha promesso che una parte del nuovo carcere del quartiere Arghillà, costato 90 mln di euro e mai entrato in funzione, sarà aperta entro il 2012. Subito dopo, accompagnato dal responsabile dell'organizzazione giudiziaria del ministero Luigi Birritteri, si è spostato negli uffici giudiziari in Piazza Castello dove si è svolta una riunione alla quale hanno partecipato i capi degli uffici giudiziari del distretto di Reggio Calabria. Prima dell'incontro Nitto Palma non ha voluto parlare dei contrasti in corso tra i magistrati reggini (il procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone ha iscritto nel registro degli indagati il procuratore nazionale antimafia aggiunto Alberto Cisterna, e quest'ultimo ha querelato per diffamazione il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Michele Prestipino) limitandosi a dire: 'Ascolterò' con grande piacere quello che diranno i colleghi e dopo l'incontro risponderò alle vostre domande'. Il procuratore generale Di Landro, che era seduto al tavolo in conferenza stampa, ha preso la parola precisando di essere "grato al governo e alle forze politiche per la vicinanza dimostrata subito dopo gli attentati, fin dal 4 gennaio dell'anno scorso" ed ha precisato che la sua intervista non è in alcun modo riconducibile al clima di veleni all'interno della Procura di Reggio Calabria.