Domani la presentazione del progetto “Reggio”
Venerdi, a partire dalle 18:30, si terrà presso la libreria Culture in via Zecca la presentazione del progetto politico “Reggio”. In uno scenario cittadino sempre più confuso e frammentato, da destra a sinistra, “Reggio” nasce per atto libero di amore verso la città ora più che mai orfana di progettualità e soluzioni.
Proprio per dare delle risposte ed offrire una prospettiva praticabile e concreta si è scelto di lanciare un Programma che affronta in modo inequivocabile le annose problematiche territoriali a partire dai bisogni e dai servizi elementari. L’economia locale , l’acqua, i rifiuti, le risorse energetiche, la riappropriazione del territorio ma anche i servizi alla persona, il recupero urbanistico, i trasporti e la cultura come collante di tutto il programma come strumento fondamentale di sviluppo ad ogni livello ed in ogni settore; sono queste alcune delle tematiche che saranno affrontate sposando il criterio “E.C.O. “ ovvero “Ecologia Cultura Occupazione”.
“Reggio” nasce come risposta e non solo come proposta; risposte che possono e devono essere adottate per ripartire dalle migliori energie della città per la città stessa ecco perché semplicemente “Reggio”.
Fra le proposte eclatanti , oltre al come creare economia dai “Rifiuti” , vi sarà “Orto per mille” ovvero l’affidamento dei terreni comunali ai cittadini con la formula del “comodato d’uso” dando come primo e tangibile segnale amministrativo quello del “dare” e non solo del “chiedere” ad una città a cui, di se stessa, è rimasto forse solo il nome .
Per chiudere, ma non per ultimo, l’idea rivoluzionaria di “sindaco a costo zero” ovvero la rinuncia totale allo stipendio di “primo cittadino” fintanto che le casse comunali non saranno più in deficit ma soprattutto fino a quando le fasce più deboli non avranno condizioni di rispetto dei loro più elementari diritti . “Sindaco a costo zero” sposa dunque l’esigenza etica di far passare il messaggio che in una qualsiasi comunità civile il “primo cittadino” deve essere come l’”ultimo” sebbene in ruoli diversi e sono i diritti che vanno messi veramente al primo posto: “tutti diversamente uguali”.
La cittadinanza è invitata a partecipare a quello che sarà uno dei progetti politici più liberi registrati nella storia politica locale.