Unical, presentato progetto europeo per la filiera del legno

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Alla presenza di un nutrito pubblico, tra ricercatori, accademici, funzionari pubblici, rappresentanti istituzionali e di imprese del settore forestale calabrese, si è svolto presso la Sala stampa dell’Unical a Rende, un simposio internazionale dal titolo “Ambiente – Legno - Foresta: Tecnologie per una filiera mediterranea della bioeconomia forestale”.

Nel corso dei lavori, introdotti da Giuseppe Scarascia-Mugnozza nella sua qualità di responsabile scientifico del progetto, è stato presentato il Laboratorio pubblico-privato Ambi.Tec.Fil.Legno (Fondi strutturali europei - Pon 03), avente come obiettivo strategico “lo sviluppo e l’integrazione di tecnologie innovative per la valorizzazione delle risorse ambientali e forestali della regione Calabria, legno in primis”. Il progetto avrà come scenario operativo quattro aree-test, coincidenti con le principali superfici boscate della regione, in zone protette e non, e si prefigge una serie di obiettivi che vanno dal monitoraggio - inventariazione delle risorse forestali alla ricerca applicata con utilizzo di tecnologie innovative, dalla formazione di esperti del settore (se ne prevedono trenta) fino all’avvio di una fase che è stata definita “pre-commerciale”, riferita alla promozione del prodotto legno sul mercato nazionale ed internazionale.

Gli onori di casa sono stati fatti dal Rettore dell’Università della Calabria, Gino Crisci, che nel suo intervento ha espresso apprezzamento per il progetto, pur constando che la sua piena riuscita dipenderà dalla qualità del rapporto che si andrà ad istituire tra la parte pubblica e scientifica da un lato e quella imprenditoriale dall’altra.

Ha portato il suo saluto, in videoconferenza, anche l’assessore regionale alla cultura Caligiuri, che ha sottolineato come il progetto, oltre a costituire un altro importante “riconoscimento per la Calabria”, riguardi un “settore trainante dell’economia regionale su cui è utile investire”. Un concetto ripreso anche dal Giuseppe Zimbalatti, direttore generale presso l’assessorato all’agricoltura e foreste della Regione Calabria, che si è detto fiducioso sulle prospettive scientifiche ed economiche dell’iniziativa.

Tra gli interventi di parte scientifica da segnalare quelli di J.B. Larsen, docente danese dello European Forest Institute, di Giovanni Matteucci (ISAFOM-CNR), di G. Scrinzi (CRA-MPF), di F. Pichelin della Technical University di Berna, di M. Brunetti dell’Università di Sassari, di A. Proto dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, di F.Loreto, direttore del Dipartimento Bio-Alimentare del Cnr.

Nelle conclusioni il presidente della Società italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale, P. Corona, ha detto che “il bosco deve incontrare l’economia, attraverso la ricerca. Questa è l’idea del progetto, perché le superfici boscate in Calabria sono il 50% del territorio regionale, quindi costituiscono una risorsa straordinaria per l’affermazione di una green economy e di una bio-economia forestale.”