Centro trasfusionale di Lamezia, la lettera di Nicolino Panedigrano a Franco Talarico

Catanzaro Salute

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Nicolino Panedigrano in merito alle notizie rilasciate da Franco Talarico sul Centro trasfusionale di Lamezia Terme.

“In realtà con l'avvicinarsi delle elezioni regionali è stato proprio Franco Talarico a distrarsi, magari perché a caccia di voti nel nuovo grande collegio elettorale di Catanzaro, Crotone e Vibo. È vero infatti che il decreto che intende ridurre il nostro gloriosissimo Servizio Trasfusionale ad una misera emoteca, aperta solo per sei ore al giorno, non è “efficace”. Ma, sbaglio, o quel decreto è stato proposto ed emanato da Scopelliti ad insaputa del nostro distrattone Talarico, santo patrono della sanità lametina? E, se non fosse stato che lo ha firmato quando ormai per la Regione Scopelliti era un signor nessuno, l'ospedale di Lamezia si sarebbe ritrovato con un'emoteca di base al posto del Servizio Trasfusionale. E, se non fossimo stati noi a sollevare il problema, Talarico sarebbe ancora fermo lì, avviluppato nel suo letargo postprandiale.

Ma anche l'on. Galati, che con il suo intervento sembra avergli dato un morso di tarantola, sembra appena sceso da una spensierata vacanza in Transatlantico. Insomma, in questi quattro anni di lenta agonia della nostra sanità, pare che nessuno dei due si sia accorto di nulla. Il Direttore Generale Mancuso ha ridotto i posti letto dell’ospedale di Lamezia tagliandone 80, e tra questi ha tagliato quelli dei reparti di malattie infettive, otorinolaringoiatria, oculistica, terapia intensiva neonatale? E loro niente. Non ha attivato il previsto reparto di neurologia? E loro pipa in bocca. Ha fatto fare andata e ritorno da Catanzaro all’intero reparto del cosiddetto orecchio bionico solo per consentire ad un amico ed ex candidato della lista Scopelliti di diventare direttore sanitario aziendale? E loro a girarsi dall'altra parte. Ora che sono ai ferri corti, mettono su un vergognoso teatrino che offende l’intelligenza dei lametini. Uno sta lì a lamentarsi del degrado della nostra sanità. L'altro è invece ancora tutto proteso a pontificare sulle magnifiche sorti e progressive della sanità lametina.

Quello che sfugge ad entrambi è il sarcasmo amaro verso tutta la nostra becera politica locale, di cui questo decreto invalido era intriso. Vi avevano scritto dentro che il Centro Trasfusionale Regionale va collocato nella città di Catanzaro, perché essa è "baricentrica". E inoltre la Rete Trasfusionale Regionale veniva strutturata, come era già successo con la rete ospedaliera, in Hub e Spoke e, guarda caso, l'Hub era di nuovo Catanzaro e noi eravamo di nuovo un semplice Spoke.

D'altro canto tutto era stato preannunciato dalle iniziative del Direttore Generale dell'ASP Mancuso, il quale, da un bel pezzo e in barba al decreto 18 del 2010, aveva soppresso il posto di Primario del nostro Servizio Trasfusionale, consentendo che le sue attività venissero ripetutamente e illegalmente trasferite a Catanzaro. Il tutto nel silenzio generale di tante nostre belle anime morte.

Ora che Talarico e Galati sembrano essersi svegliati, li invitiamo ad un confronto pubblico, magari nel prossimo Consiglio Comunale sulla sanità che il Presidente Grandinetti ha appena convocato. Se non è tutta una finta, ci aspettiamo di incontrarli lì”.




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