Cultura, l’assessore Caligiuri in visita ai tesori nascosti della Calabria
L'Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, partendo da Palmi dove in questi giorni sta svolgendo la sua attività istituzionale, oggi si è recato nei comuni della Piana di Gioia Tauro in modo da mettere in evidenza alcuni tesori nascosti della Calabria per farli conoscere e valorizzare.
Caligiuri è stato accompagnato dal Direttore dei Beni Culturali Ecclesiastici della Calabria Paolo Martino, dal Presidente della Pro-Loco di Seminara Santo Gioffrè e dagli esperti d'arte Giuseppe Mantella e Sante Guido che da anni stanno recuperando e promuovendo i beni culturali italiani.
Caligiuri a Seminara ha visitato la Chiesa di San Marco, che verrà presto inaugurata poiché i lavori di restauro si sono da poco completati. La Chiesa, il cui impianto originario risale al Cinquecento, è uno scrigno di opere d'arte: dalle sculture della Madonna degli angeli di Antonello Gagini (considerata uno dei suoi capolavori assoluti) al dossale dell'Epifania di Giovanbattista Mazzolo, che riprende in scultura la pala oggi custodita al Museo di Capodimonte realizzata da Cesare da Sesto, allievo di Leonardo da Vinci. Inoltre, si può ammirare un bassorilievo di Giovanangelo Montorsoli, discepolo di Michelangelo.
Dopo di che si è recato a Terranova Sappo Minulio per ammirare il famoso Crocefisso nero del Cinquecento. Nel 2013 sono trascorsi i quattrocentottanta anni dal celeberrimo miracolo del Crocifisso nero che, trasportato in pellegrinaggio dalla Madonna del Soccorso di Palmi, sanguinò copiosamente, come all'epoca venne documentato da un notaio. In occasione della ricorrenza, l'anno passato la Madonna del Soccorso di Palmi è stata trasportata nella Chiesa del Santissimo crocifisso, che a sua volta e' ritornato in visita a Palmi dopo quasi cinque secoli.
Sempre a Terranova Sappo Minulio, nella Chiesa di Maria Santissima dell'Assunta, si possono ammirare, oltre al sarcofago di Roberto Sanseverino del 1391, frammenti dell'altare di Correale da Terranova, morto nel 1499, opera di Benedetto da Maiano, maestro di Michelangelo. Tra le opere superstiti spiccano una superba Madonna della neve, che diventa il modello di Antonello Gagini che introduce il Rinascimento nel Mezzogiorno, e la statua di Santa Caterina di Alessandria, che costituisce l'espressione più alta della scultura rinascimentale in Calabria. Della stessa opera, c'è anche una bellissima statua di San Sebastiano. Quest'ultimo è custodito attualmente presso il Museo Diocesano di Oppido Mamertina, dove rappresenta l'attrazione centrale e dove l'Assessore regionale si è recato, guidato da Paolo Martino, che è anche il direttore del Museo.
Caligiuri ha commentato dicendo che "la Calabria è tutta da scoprire e conferma l'esistenza di una grande storia e di una grande cultura da riportare alla luce con impegno, convinzione e continuità". L'itinerario è stato documentato con una serie di servizi televisivi.
L'Assessore ha comunicato che martedì 22 luglio alle 11 ci sarà una conferenza stampa a Catanzaro presso la sede della Giunta Regionale di Palazzo "Alemanni" in cui comunicherà le graduatorie del bando sulla valorizzazione dei beni culturali, unitamente alla sua immediata riproposizione per consentire ulteriori possibilità di partecipazione.