Associazione Culturale Jonica su 3° megalotto Anas

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"Alcuni poeti, giornalisti e politici, stanno approvando (per il corrispettivo di un piatto di lenticchie) la distruzione del paesaggio e della storia della Sibaritide." Inizia così la nota dell'Associazione culturale jonica.

"Parliamo del 3° megalotto Anas Roseto - Sibari. Progetto - prosegue la nota - finalizzato all'ammodernamento dell'esistente nuova 106. Il progetto, malgrado potesse essere redatto con il semplice raddoppio della strada esistente, prevede la realizzazione di sei nuove corsie e viadotti. Nonché il disastroso passaggio sulla Sybaris arcaica.

La Costituzione Italiana, all'articolo 9, impone che la Repubblica tuteli il paesaggio ed il patrimonio storico ed artistico della Nazione.

Il totale dispregio di questo principio fondamentale della nostra Italia viene falsamente giustificato ai cittadini dell'Alto Jonio Sibaritide con l'eventuale comparsa, per la realizzazione dell'opera, di 1.500 posti di lavoro (che, in ogni caso, comparirebbero anche con il semplice raddoppio).

Molto bene, allora, è in corso, ora, la realizzazione concreta del 4° megalotto Anas, dallo svincolo autostradale di Firmo a Sibari. Chiediamo, al Sindaco Gianni Papasso di Cassano (sfiorata dall'opera) ed agli altri Sindaci della Sibaritide: quanti nuovi posti di lavoro ha procurato la realizzazione di questa superstrada (analoga a quella del 3° megalotto)? Cioè quante nuove assunzioni di manodopera locale della Sibaritide sono state effettuate? Naturalmente con riscontro dei dati ufficiali del Collocamento.

Una voce di corridoio (un membro della delegazione di un Comune presente ad una riunione di Sindaci al Ministero delle Infrastrutture), che sembrerebbe, se non confermata, almeno plausibile, racconta che alla precisa domanda di un Sindaco a Gianni Papasso: "Ma quante persone di Cassano sono state assunte per il 4°megalotto?" Egli avrebbe risposto: " Nun me ne parlà! UNA!".

Attendiamo, fiduciosi, conferme - conclude la nota - o smentite (coi fatti). Possibilmente con la stessa solerzia con la quale vengono promessi i 1.500 posti per il 3° megalotto."