Mobilità e cassa integrazione in deroga, domani a manifestazione dei lavoratori meridionali
«Il problema è molto serio e per questo non staremo a guardare», afferma il segretario generale della Uil Temp Calabria, Gianvincenzo Benito Petrassi, in merito alla grave situazione dei lavoratori in mobilità e cassa integrazione in deroga. «Sono necessarie maggiori certezze sulle spettanze arretrate del 2013, mentre sono negative le notizie relative al 2014. La Calabria non se lo può permettere
. Lasciare migliaia di persone senza alcun sostegno economico, in una regione difficile come la nostra, è drammatico quanto pericoloso. Non è difficile capire che tutto ciò provocherebbe pesanti contraccolpi sulla tenuta sociale con ripercussioni anche sulla legalità». «E' arrivato quindi il momento di far sentire ancor più forte la nostra voce nei confronti del Governo. Se l'Esecutivo lascia senza il necessario contributo economico migliaia di persone, allora noi protesteremo a Roma dal 22 al 24 luglio insieme alle altre regioni del Paese, con in testa i segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil».
«Siamo stanchi di sussidi, elemosine e di soluzioni tampone, la situazione è così drammatica che merita di essere affrontata come si deve. Negli anni abbiamo più volte chiesto l'avvio di politiche attive e industriali idonee al reinserimento, nel mondo del lavoro, di quelle persone che hanno perso la loro occupazione. Eppure, nel frattempo, è stato fatto davvero pochissimo rispetto alle reali esigenze economiche e sociali. La conseguenza di queste deboli politiche è che oggi ci ritroviamo con quasi 30mila lavoratori che, oltre a non percepire da mesi il dovuto sussidio economico, non hanno nemmeno alcuna certezza sul loro futuro. Il problema diventa ancor più drammatico se si pensa che da quei 30mila lavoratori dipende anche la sussistenza delle relative famiglie. E' una situazione inaccettabile, soprattutto se si pensa alla fragilità del tessuto socio economico calabrese».
Petrassi insiste sull'importanza dell'appuntamento romano (per le regioni del Sud la manifestazione è programmata per giovedì 24 luglio) e chiede il coinvolgimento di tutti coloro che possono lavorare alla soluzione del problema. «In questa lotta non dobbiamo restare soli. Devono partecipare tutti: Regione, Comuni, e parlamentari calabresi non possono restare a guardare, ne va del futuro di migliaia di persone e, di conseguenza, di tutta la Calabria.
Vien da se che con il dovuto sostegno al reddito non si aiuta solo chi è rimasto senza lavoro, ma si aiuta tutta l'economia regionale. Il motivo è semplice: si da la possibilità di spendere e, quindi di sostenere, anche le varie attività commerciali. Infatti, è più di 200milioni di euro la cifra annua destinata ai lavoratori in mobilità e cassa integrazione in deroga. Cifra che viene spesa fino all'ultimo centesimo dal momento che la somma percepita da ogni singolo lavoratore non consente di arrivare nemmeno a fine mese».
Riprendendo il discorso sulle politiche attive il segretario della Uil Temp calabrese lancia la proposta: «Nella nostra terra c'è davvero tanto da fare, soprattutto nel settore turistico e di difesa del territorio. Non ha senso pensare ai sussidi in deroga costringendo però, i lavoratori, all'inattività. Si potrebbe pensare, ad esempio, di coinvolgere tutte queste persone nella tutela delle nostre coste o del territorio montano. O comunque per lo sviluppo del turismo, risorsa fondamentale per la nostra terra».