Mense scolastiche, Capellupo: Abramo continua a brancolare nel buio
"Sono passate circa 3 settimane dall’ultima riunione sulle mense scolastiche tenuta al Comune di Catanzaro. In quell’incontro erano presenti anche l’Assessore alla pubblica istruzione, il Sindaco, molti dirigenti scolastici ed alcuni genitori in attesa di capire quali sono gli intendimenti su questo tema da parte dell’Amministrazione Abramo. Purtroppo a quasi un mese di distanza l’Amministrazione continua a brancolare nel buio ed alle scuole e alle famiglie ancora nessuna proposta formale è arrivata nonostante gli accordi presi in quell’incontro tra istituti scolastici e Comune.
- È quanto scrive in una nota stampa Vincenzo Capellupo, Consigliere Comune Catanzaro -
Disinteresse, assenza di idee e programmazione, sottovalutazione, paura, non sono chiari i motivi complessivi ma il silenzio sa di omissione e sicuramente non di buona amministrazione. Intanto l’anno scolastico si avvicina ed i disagi per le famiglie sono sempre più concreti, a rischio è seriamente il diritto allo studio che se per Abramo non è un obbligo giuridico credo possa considerarsi, sicuramente, un obbligo morale per un Sindaco.
Finchè si è voluto si è assicurata la refezione scolastica ai bambini catanzaresi cosa è cambiato ora? Quanto incide Catanzaropoli? Dobbiamo temere anche per il trasporto scolastico? A che punto di negazione di diritti vuole arrivare l’amministrazione Abramo? E questa l’efficienza della Giunta tecnica? E per fortuna che il Governo Renzi ha inviato al Comune fondamentali risorse per la riqualificazione delle scuole cittadine perché di questo passo e con questa gestione comunale al peggio non c’è mai fine.
Non dimentichiamolo che connesso alle mense scolastiche c’è il mantenimento del tempo pieno che significa conquista sociale, servizio essenziale per i genitori che lavorano, occupazione consistente di personale scolastico e indotto. Chi si può assumere la responsabilità di portare indietro in questa città l’orologio delle conquiste sociali? Di far perdere occupazione? Di negare il diritto allo studio?
E quello che più preoccupa è la stasi completa dell’Amministrazione sulla refezione scolastica, un no nascosto da una strumentale assenza di risorse come se non sapessimo tutti che i fondi una Amministrazione li trova solo se vuole e solo per garantire, in tempi di crisi, un servizio che ritiene essenziale sempre se lo si ritiene tale. E questo è forse il vero problema! Dobbiamo aspettare delle nuove elezioni per avere il servizio refezione scolastica nelle scuole del Capoluogo di Regione?
Penso che data la situazione, oltre all’opposizione, anche i genitori debbano con decisione e con una veloce tempistica dire la propria costituirsi, se necessario, in comitato permanente prima che sia troppo tardi perché settembre e l’inizio dell’anno scolastico sono vicini e qui di soluzioni anche provvisorie, dalle momentanee misure in attesa di un nuovo bando alla previsione di una posta in bilancio congrua, non se ne parla minimamente. Credo che occorra generalmente svegliarsi e nessuno potrà dire di non sapere."