Rifiuti, Chizzoniti: “Ecco perché ho lasciato la commissione”
Il presidente della Commissione "Vigilanza", Aurelio Chizzoniti, ha abbandonato i lavori odierni della IV Commissione di cui è membro. Per tale ragione, la Commissione, in mancanza del numero legale, non si è svolta.
"Ho abbandonato i lavori - ha spiegato - perché il sottoscritto, e come me tanti altri colleghi, non è omologabile alla logica del pressapochismo politico, imperversante da qualche anno a questa parte, dietro cui si nascondono quasi sempre interessi opachi. Ho già avuto modo di esporre, nel corso dell'ultima seduta del Consiglio regionale, il mio punto di vista sulla legge circa il 'riordino del servizio di gestione rifiuti urbani ed assimilati'. In quella circostanza - ha aggiunto Chizzoniti - ho spiegato che il testo pervenuto in Aula era sostanzialmente difforme da quello approvato qualche giorno prima in Commissione con il contributo determinante di alcuni miei emendamenti approvati e volti a ricondurre il testo legislativo in un alveo di trasparenza e legalità.
In quale regione dell'Occidente democratico può accadere che un testo di legge approvato in Commissione giunga, all'insaputa dei più, modificato in Aula per la definitiva approvazione? Oggi ho avuto conferma, direttamente dai vertici burocratici di riferimento della IV Commissione, della fondatezza delle sostanziali difformità da me denunciate in Aula e giustificate con motivi tecnici-informatici e ho trovato paradossale e preoccupante quanto accaduto. Ho trovato, inoltre, insopportabile per ogni coscienza democratica le parole dell'assessore Pugliano, pronunciate in conferenza stampa, allorquando asserisce che verso la legge vi è un disinteresse che contagia la stessa maggioranza e che non si dimette per non sovraccaricare di responsabilità la presidente Stasi".
"Forse - ha concluso il presidente della Commissione 'Vigilanza" - il buon senso avrebbe voluto che la rinuncia alle dimissioni venisse ascritta agli interessi dei calabresi e non a quello della Presidente facente funzioni, ma tant'è. Circa il disinteresse cui egli fa riferimento, visto il retroscena da me indicato in Aula e puntualmente riscontrato oggi, auspicherei che non fosse, invece, l'interesse la molla che muove ad approvare, in fretta e furia, un testo di legge dal percorso accidentato, con numerosi punti interrogativi a cui dare risposta, tecnicamente lacunoso ed a tratti inquietante.
Non a caso l'avvocato Manna, dirigente del Settore Bilancio, ha suggerito, nel contesto dei lavori della II Commissione, l' ineludibile soppressione degli articoli 2 e 7 del testo arrivato in Aula. Fra l'altro, mente l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha approvato un atto deliberativo (n. 49 dell'8 luglio 2014) con il quale demanda alla "Sua" la competenze su tutti gli appalti, la legge di riordino sui rifiuti, all'articolo 7, attribuisce le stesse competenze alla Giunta con riferimento 'ai lavori di adeguamento e di costruzione nonché la relativa gestione, possibilmente unitaria, dell'impianto di termovalorizzazione e degli impianti di preselezione e trattamento. Forse di questi motivi si nutrono l' irritazione e il nervosismo dell'assessore Pugliano, che non ha gradito le conclusioni della Commissione 'Bilancio' perché, a suo dire, la Commissione Bilancio avrebbe dovuto 'prendere atto solo dell'invarianza di spesa', anziché della soppressione degli articoli 2 e 7 del testo legislativo". (AGI)