Vertenza Infocontact: i lavoratori richiedono intervento Magorno su Ministero
Una delegazione di lavoratori dell’Infocontact presente al Consiglio Comunale di Lamezia Terme di ieri, ha approfittato della presenza su Lamezia del segretario regionale del PD Ernesto Magorno per raggiungerlo e richiedere un suo intervento sul Ministero del Lavoro per sbloccare l’annosa questione dell’integrazione salariale della “solidarietà”.
“Con l’Onorevole Magorno, essendo abbondantemente informato sulla "questione Infocontact" siamo potuti subito entrare nel vivo del discorso – ha affermato Alberto Ligato della SLC Cgil Calabria – trovando nel parlamentare PD ampia disponibilità e celerità di intervento”.
I lavoratori hanno spiegato che dal 1 Febbraio si ritrovano con una decurtazione economica derivante dal contratto di solidarietà, cui si è aggiunta la problematica inerente la mensilità di Marzo “congelata” dal tribunale per effetto della procedura di concordato richiesta lo scorso 29 Marzo dall’azienda Infocontact. La soluzione “tampone” individuata per dar respiro ai lavoratori, che si sono visti anticipare il 50% della mensilità corrente di Luglio qualche giorno addietro (dalle 300 alle 500 euro circa) non è sicuramente sufficiente per permettere alle rispettive famiglie di resistere a lungo.
L’integrazione salariale, che spetta ai lavoratori in solidarietà, non è stata erogata dall’INPS in quanto ad oggi manca il decreto attuativo del Ministero del Lavoro, nonostante siano trascorsi quasi 6 mesi dall’inizio del calvario. L’emissione del decreto ed il contestuale pagamento di ben 6 mesi di integrazione salariale potrebbero permettere, alle lavoratrici ed ai lavoratori di Infocontact, quantomeno di poter sbarcare il lunario, in attesa e nella speranza che la vertenza possa risolversi nel breve periodo con i lavoratori e le commesse traghettate verso una nuova società.
L’Onorevole Magorno, si è impegnato immediatamente in prima persona, contattando direttamente la segreteria del Ministero Poletti (Ministero del Lavoro), per sollecitare l'emissione del decreto, puntando a dare celere riscontro ai lavoratori entro breve.
“Sono questi gli atti concreti di cui abbiamo bisogno e per cui chiediamo alla politica sostegno – ha quindi affermato il sindacalista CGIL - le problematiche di Infocontact sono di portata nazionale in quanto interessano direttamente il governo, le nostre rivendicazioni devono avere un respiro nazionale uscendo dal bacino lametino o calabrese che a questo punto ci sta un pò stretto”.