Agricoltura, Trematerra: settore in crescita secondo Bankitalia
L'Assessore regionale all'Agricoltura e Forestazione Michele Trematerra - informa una nota dell'ufficio stampa della Giunta - in replica alla CGIL e Flai, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"Un settore in crescita, secondo gli ultimi dati forniti da Bankitalia, un disastro secondo CGIL e FLAI. Parliamo del settore agro-alimentare calabrese: chi tra i due afferma il vero? I numeri, frutto di elaborate ricerche della Banca d'Italia o le accuse demagogiche, senza basi, e fuorvianti delle organizzazioni sindacali?
A detta di Bankitalia, che dovrebbe essere garanzia di precisione e verità, l'agro - alimentare calabrese risulta il quinto in Italia in termini di valore aggiunto e tra la fine del 2013 ed il primo trimestre del 2014, in controtendenza rispetto alla maggior parte dei settori calabresi, è cresciuto dell’1,5%.
Tutto questo certamente grazie innanzitutto alle scelte effettuate da questo Assessorato e questo Dipartimento, che hanno dato il via ad un ottimo trend di spesa dei fondi comunitari, impiegando tutte le risorse a disposizione dell’agricoltura calabrese, favorendo con le varie Misure del PSR gli insediamenti in agricoltura di tanti giovani e la creazione o l’ammodernamento di nuove aziende, stravolgendo, in positivo, i numeri dell’intero settore che, se opportunamente sostenuto, potrà fare da traino all’economia regionale, continuando ad incidere nettamente in termini di occupazione e di prodotto interno lordo.
Invece di sprecare tempo e fatica nella facile propaganda e nelle polemiche, e invece di fare “politica”, i sindacati dovrebbero dedicarsi di più e meglio alle proprie mansioni, per riuscire ad essere veramente rappresentativi e credibili: ossia affiancare realmente ed adeguatamente i lavoratori e tutelarli combattendo innanzitutto il lassismo e l’improduttività dilaganti.
E piuttosto che denigrare continuamente l’operato di chi, da quattro anni, sta lavorando duramente per risollevare il comparto agro-alimentare calabrese - e, dati alla mano, ci sta riuscendo -, dovrebbe concentrarsi maggiormente su quanto di concreto fatto da questa Amministrazione regionale, ed in particolare dall’Assessorato e dal Dipartimento Agricoltura, Foreste e Forestazione.
Un assessorato ed un Dipartimento che hanno ricevuto un’eredità pesante e difficile da gestire, ma che con impegno e sacrifici, hanno ottenuto in poco tempo, notevoli risultati. E che, è assurdo, debbano difendersi ancora una volta da accuse gravi e decisamente fuorvianti, che gettano solo fango su quanto fatto di buono e sui numerosi progetti per il futuro.
Risultati tangibili innanzitutto per quanto concerne la Forestazione, un settore ereditato in stato di totale abbandono e sbando: con l'Afor messa inopinatamente in liquidazione e accantonata senza un minimo tentativo di ristrutturazione e riforma. E soprattutto con una pesantissima situazione debitoria a carico dell'intero comparto, che contava anche la presenza di 11 Consorzi di Bonifica, e di oltre 9000 dipendenti, soggetti a ritardi abissali nei pagamenti degli stipendi.
In pochissimi anni, però, questa Amministrazione Regionale ha ripristinato l’ordine, approvando innanzitutto una legge per riorganizzare l’intero comparto, creando l’azienda “Calabria Verde”, che accoglie anche i dipendenti delle soppresse comunità montane, dando loro finalmente un futuro certo, e che raccoglie in sé, oltre alle attività di forestazione, anche le politiche della montagna.
E nel frattempo, un'incisiva azione amministrativa ha portato ad una notevole riduzione della massa debitoria del comparto, annullando praticamente i ritardi nel pagamento delle spettanze dei lavoratori (si parlava di ben 14 mensilità ed indennità varie) che, mediamente viaggiano, come nella norma dell'organizzazione del comparto, in coerenza con i tempi della rendicontazione dei lavori. In buona sostanza con una sfasatura massima di due mesi rispetto al maturato.
E tutto questo in un continuo quadro decrescente delle risorse nazionali, alle quali la Regione Calabria ha sempre saputo porre rimedio con risorse regionali e comunitarie.
Anche per combattere la crisi delle nettarine, questa Giunta si sta spendendo con grande impegno, avendo già dato il via all’erogazione di 3,5 milioni di euro,attraverso il finanziamento di progetti di promozione, che mirano a valorizzare queste eccellenze calabresi e a far decollare nuovamente la relativa economia.
Per quanto riguarda la pesca, il Dipartimento ha messo in atto una serie di politiche destinate a determinare profondi cambiamenti di sistema. Il Fondo comunitario FEP registra nell’ultima fase un accelerazione delle procedure con l’istruttoria in corso delle oltre 400 domande di aiuto presentate a valere sulla misura 1.5 “Compensazioni socio-economiche”, particolarmente importante dato il periodo di crisi per i pescatori.
In corso di istruttoria anche le misure relative ai porti di pesca (mis. 3.3) e progetti pilota (mis. 3.5), destinati ad avere un riflesso importante per l’apertura di nuove prospettive produttive. Sono avviati i progetti già finanziati con l’Asse IV dei Gruppi di Azione Costiera, per i quali la Regione Calabria si trova attualmente ai vertici nazionali relativamente all’avanzamento fisico e di spesa delle operazioni specifiche e contemporaneamente la Regione Calabria ha attivato attraverso Fincalabra, misure di sollievo per le famiglie dei pescatori, con la costituzione di un apposito fondo di garanzia per microcredito.
Inoltre, nell’ottica del coinvolgimento di tutti i portatori d’interesse, compresa la CGIL, è stato costituito il tavolo tecnico regionale sulla pesca che si occuperà delle politiche di settore, nonché della programmazione del prossimo fondo comunitario 2014/2020 FEAMP. Nell’ambito dell’ultima riunione del tavolo, tenutasi il 9 luglio scorso, l’Assessore Trematerra ha annunciato che la Conferenza Regionale sulla Pesca si terrà il 23 e 24 settembre prossimi.
"Fatti", e non chiacchiere inutili e pretenziose. Così sono abituati ad operare l'Assessorato ed il Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria".