Camera di Commercio: i dati sulla demografia delle imprese nel II trimestre 2010
Camera di Commercio: i dati sulla demografia delle imprese
L'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Crotone ha elaborato i dati relativi alle iscrizioni, cessazioni e variazioni di imprese intervenute nel corso del secondo trimestre del 2010 (Movimprese). Tali elaborazioni rientrano tra le diverse attività di analisi e studio messe in atto dall´ente camerale al fine di approfondire la conoscenza del sistema economico provinciale sia in chiave strutturale che congiunturale. I dati sulla demografia delle imprese, unitamente agli altri dati forniti nel corso dell'anno, consentono alle istituzioni operanti sul territorio di tastare il polso dell'economia locale e programmare idonei interventi per lo sviluppo della provincia. Timida ripresa dell'imprenditoria crotonese: saldo positivo (+118 imprese) e 79ª posizione a livello nazionale per tasso di crescita (0,67%)
"Non possiamo che accogliere con fiducia ed ottimismo i dati che emergono dalla rilevazione Movimprese riferiti al II trimestre 2010 - è il commento del Presidente della Camera di commercio di Crotone Fortunato Roberto Salerno - - Il tasso di crescita registrato nella nostra provincia, sebbene contenuto, dimostra una buona capacità di reazione alla crisi da parte del nostro tessuto imprenditoriale. La fiducia nel 'fare impresa' è certamente una delle risposte più positive ad un contesto occupazionale che nel nostro territorio si sta dimostrando in tutta la sua drammaticità. La vivacità del tessuto imprenditoriale può e deve essere la base per rimettere in moto quei meccanismi che potenzialmente possono condurre ad un rilancio dell'economia locale. Una riflessione particolare la merita il dato positivo del comparto turistico (attività dei servizi alloggio e ristorazione), un settore sul quale la Camera di Commercio punta molto e che fortunatamente sembra rispondere alle sollecitazioni messe in atto dall'ente camerale. Gli operatori iniziano a recepire che è necessario abbinare alle risorse naturali e culturali esistenti una rete di servizi di qualità da offrire alle persone che decidono di visitare il nostro territorio". Secondo le ultime rilevazioni Movimprese di Infocamere nel secondo trimestre 2010 l'imprenditoria crotonese registra un incremento di 118 imprese, frutto di 359 nuove iscrizioni e 241 cessazioni (al netto di quelle d'ufficio). Lo stock complessivo si attesta pertanto a 17.753 imprese con un tasso di crescita dello 0,67% per effetto di un tasso di natalità del 2,03% ed un tasso mortalità dell'1,36%. Nella graduatoria delle province italiane per tasso di crescita trimestrale, Crotone, con un tasso di sviluppo (0,67%) più contenuto rispetto alla media nazionale (0,78%), si colloca in 79ª posizione.
Andamento per settore di attività. Analizzando i dati in valore assoluto, si rileva un aumento significativo del numero di imprese non classificate, ossia di imprese che non hanno ancora denunciato l'inizio attività o alle quali non è stato ancora assegnato il codice attività, che crescono di 106 unità rispetto all'ultimo trimestre. Positivo anche il saldo relativo al commercio all'ingrosso e dettaglio, riparazioni autoveicoli e motocicli (+25 imprese), all'attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+19 imprese), all'agricoltura, silvicoltura e pesca (+10 imprese) e alle attività finanziarie e assicurative (+3 imprese). Le diminuzioni più rilevanti si registrano, invece, nel settore delle costruzioni (-29 unità), del manifatturiero (-12 unità), del noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese (-4 unità) e del trasporto e magazzinaggio (-3 unità). Restano pressoché stabili i restanti settori. La composizione del tessuto economico provinciale è, in linea di massima, invariata: i settori predominanti sono l'agricoltura, caccia e silvicoltura, che racchiude il 28,7% delle imprese crotonesi, il commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazioni autoveicoli e motocicli (24,3%), le costruzioni (13,3%), il manifatturiero (8,1%) e i servizi di alloggio e ristorazione (5,2%). Più contenuta invece, rispetto al totale delle imprese registrate, la presenza di imprese operanti nel trasporto e magazzinaggio (2,7%), nelle altre attività di servizi (2,3%), nei servizi di informazione e comunicazione (1,3%),nelle attività professionali, scientifiche e tecniche (1,3%),nel noleggio, agenzie di viaggio, servizi supporto alle imprese (1,2%), nelle attività finanziarie e assicurative (1,0%). Irrilevante il peso percentuale dei restanti settori.
Andamento per forma giuridica.Si conferma la ditta individuale la forma giuridica predominante nel quadro economico della provincia che, al II trimestre 2010, conta 12.698 imprese con un tasso di crescita dello 0,54% rispetto all'ultima rilevazione (12.687). Anche per questa rilevazione il tasso di sviluppo più significativo è ascrivibile alle società di capitali (+1,57%) con 2.271 unità, seguite dalle società di persone (+0,66%) con 1.992 imprese e dalle imprese con altra forma giuridica che raggiungono quota 792 (+0,25%). La composizione del tessuto economico provinciale risulta pertanto rappresentata per il 71,5% da ditte individuali, per il 12,8% da società di capitali, per l'11,2% da società di persone e per il restante 4,5% da imprese con altra forma giuridica.