Privatizzazione dell’ArpaCal: il 4 agosto sit-in dei dipendenti
Senza alcun tipo di confronto con le parti sociali (viva la concertazione sbandierata!),- si legge in una nota diffusa per conto dei segretari generali di Fps-Cisl, Uil-Fpl e Fp-Cgil -la Regione Calabria avvia la privatizzazione dell'ARPA - Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, di fatto consegnando in mano agli interessi privati la protezione dell'ambiente (mare, spiagge, boschi, paesaggio, inquinamento...) e la salute dei cittadini e del territorio.Se arrivasse in porto tale assurda decisione, sarebbe la prima regione d'Italia a sopprimere l'Agenzia, contravvenendo anche alla legge istitutiva, la n.61 del 21.1.1994, che ha convertito con modifiche il Decreto Legge n.496 del 4 dicembre 1993. Cgil Cisl e Uil funzione pubblica- continua la nota - regionali ritengono scellerata tale scelta, in contraddizione con la legge istitutiva delle ARPA, in contraddizione con la situazione delle altre regioni, nessuna delle quali ha mai inteso mettere in discussione la pubblicità di tale funzione. Non convincono le motivazioni dall'Assessore Mancini in Commissione Bilancio nella seduta del 28 luglio secondo cui: "l'emendamento è teso alla creazione di un'Azienda che, scevra dalle criticità esistenti nell'Arpacal, abbia competenze e funzioni coerenti anche con i principi di riduzione della spesa". I lavoratori dell'Arpacal e il Sindacato confederale calabrese non intendono subire passivamente questa scelta e invitano i lavoratori dipendenti a partecipare massicciamente all'Assemblea regionale - Sit in che si svolgerà a partire dalle ore 10 del giorno 4 agosto 2010 in concomitanza con la riunione del Consiglio Regionale. In quella sede verrà chiesto un incontro al Presidente del Consiglio Regionale, al Presidente della Giunta Regionale e al Presidente della Commissione Bilancio. Durante il sit in i tre segretari generali delle federazioni regionali della Funzione Pubblica organizzeranno una conferenza stampa per illustrare le posizioni del Sindacato calabrese e dei lavoratori.