Fondazione Campanella, Pacenza: abbiamo fatto tutto quanto nei nostri poteri

Catanzaro Salute

“Abbiamo fatto tutto quanto nei nostri poteri per pianificare il futuro della Fondazione Campanella, sia per rimodulare l’attività specifica, che per salvaguardare i livelli occupazionali in essa presenti”.

Così il presidente della III Commissione Sanità Salvatore Pacenza in merito all’avvenuta approvazione da parte del Consiglio regionale della Proposta di legge numero 593/9^ di iniziativa del consigliere Franco Talarico e altri recante: “Centro oncologico di eccellenza e di alta specializzazione per la ricerca dei tumori di Germaneto, gestito dalla Fondazione “Campanella”.

“Con grande solerzia e senso di responsabilità – commenta l’onorevole Pacenza – abbiamo scelto di bypassare il naturale iter che la proposta di legge avrebbe dovuto seguire (senza passare cioè al vaglio della commissione competente), al fine di intervenire con perentorietà su una vicenda assai delicata per la Sanità calabrese. Ciò è avvenuto restando sempre negli steccati previsti per il funzionamento del Consiglio regionale. In qualità di presidente della commissione Sanità – precisa Pacenza – ho ritenuto indispensabile, e quindi doveroso, prestare tutta la mia disponibilità perché questa procedura si risolvesse senza alcun intoppo.

L’avvenuta approvazione all’unanimità della proposta di legge avanzata dal presidente Talarico lo scorso 7 agosto è un fatto significativo che evidenzia la grande attenzione e la comune volontà politica dell’Assemblea regionale di salvaguardare questa struttura, assegnandole un ruolo che fondamentalmente le era stato conferito al momento della sua costituzione: la ricerca scientifica sui tumori.

Ogni anno circa 60 mila cittadini calabresi emigrano in altre aree per farsi curare, con un costo per la Calabria di ben 460 milioni di euro per l'assistenza extra-regione. Con questa legge, la Regione ha chiesto il riconoscimento della Fondazione Campanella quale Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs). Ciò comporterà una serie di potenziamenti della Fondazione che prevedranno un’adeguata dotazione di posti letto e la gestione diretta di un numero consistente di unità operative.

La speranza è che, adesso, il nuovo Commissario comprenda gli sforzi e il gran lavoro compiuto in questi mesi dal Consiglio regionale per trasformare questa struttura in un importare Centro oncologico al servizio dei tanti pazienti calabresi che lottano, quotidianamente, contro questi mali. Purtroppo – conclude Pacenza – dobbiamo registrare, a circa tre mesi dalle dimissioni dell’ex presidente Scopelliti, che il governo nazionale continua a cincischiare sulla nomina del nuovo commissario, lasciando la Calabria in balìa di provvedimenti urgenti da adottare e sui quali è impossibile autodeterminarsi”.