Fondazione Campanella. Ultimo appello, per Falzea si è giunti all’epilogo
Con la richiesta di fallimento avanzata ieri dalla Procura di Catanzaro, il futuro della Tommaso Campanella appare decisamente segnato. È lo stesso presidente della Fondazione, Paolo Falzea, che in una conferenza indetta oggi ha espresso un’opinione giustificatamente pessimistica sulle sorti della struttura la cui crisi, ha spiegato, è inevitabilmente correlata al netto taglio dei fondi regionali ridotti a poco più di un quarto, 11 milioni, insufficienti per Falzea anche per pagare i salari di tutti i circa 150 dipendenti.
La palla passa ora alla Regione Calabria dalla quale la Fondazione avanza circa 100 milioni di euro: avendo avuto l’ok dai fornitori, come le case farmaceutiche, per una transazione da 29 milioni se vi fossero i fondi si potrebbero chiudere i conti e salvare il salvabile. Ma con la richiesta di fallimento, i tempi si sono ristretti notevolmente e molti creditori si stanno ritirando dall’accordo.
Resta poi il nodo dei dipendenti, in special modo quelli in esubero per i quali, se tutto il resto non fosse di per sé già complicato, è giunta anche la notizia che non potranno usufruire della cassa integrazione.