Fondazione Campanella: attività sospese dal 2 marzo
Dal prossimo 2 marzo saranno sospese le attività assistenziali della Fondazione Campanella. Il decreto di sospensione è stato convalidato oggi, 19 febbraio, dal presidente della Fondazione, Paolo Falzea, e dal direttore generale, Mario Martina.
Il decreto ripercorre il complesso iter tentato per scongiurare la chiusura del polo oncologico catanzarese, a partire dalla riunione con la quale lo stesso presidente ha informato i soci fondatori della necessità di adottare i provvedimenti necessari per il funzionamento della Fondazione o per la sia messa in liquidazione, viste "le condizioni di impossibilità a perseguire lo scopo sociale".
Il decreto ripercorre il complesso iter tentato per scongiurare la chiusura del polo oncologico catanzarese, a partire dalla riunione con la quale lo stesso presidente ha informato i soci fondatori della necessità di adottare i provvedimenti necessari per il funzionamento della Fondazione o per la sia messa in liquidazione, viste "le condizioni di impossibilità a perseguire lo scopo sociale".
Falzea e Martina rammentano che "in quella sede la Regione si è impegnata a pervenire ad un accordo transattivo del giudizio pendente innanzi al Tribunale di Catanzaro, erogando alla Fondazione risorse necessarie a consentire di continuare ad erogare servizi e salvaguardare i livelli occupazionali". Nella lunga trafila per salvare la struttura c'era stata anche la richiesta al commissario per il piano di rientro dal debito sanitario di rimborsare "i costi indebitamente sostenuti per le unità operative non oncologiche che avrebbero dovuto essere affidate alla gestione dell'Azienda Mater Domini dal 1 gennaio 2012".
Tutti questi provvedimenti, però, sono saltati, sia perché la transazione non risulta ancora sottoscritta dal presidente della Regione né approvata in Giunta. Tantomeno i sub commissari al piano di rientro hanno rimborsato i costi sostenuti. Tutte condizioni che, come hanno evidenziato presidente e direttore generale, portano la Fondazione a "non avere alcun titolo giuridicamente rilevante nei confronti dei creditori affinché sospendano le procedure esecutive aventi ad oggetto le erogazioni da parte dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro".
Ai due manager non è rimasto altro che prendere atto della volontà dei creditori di non procedere più con le forniture senza un piano di pagamento dei debiti. Impossibile, dunque, proseguire con le attività, da qui la decisione di sospendere le unità operative di oncologia medica; oncologia medica con annesso centro di riferimento per il counselling genetico e terapie innovative; gastroenterologia ed endoscopia oncologica; ginecologia oncologica; chirurgia toracica oncologica; chirurgia oncologica; chirurgia plastica ricostruttiva oncologica; anestesia e terapia intensiva oncologica; anatomia patologica; medicina nucleare.