Reggio non tace organizza incontri in una serata no carbone
"Quanti colori ci sono in un arcobaleno? Sette. C’è il nero (colore del carbone)? No. Anche i bambini lo sanno. Lo sanno anche Laura, Bianca, Rosa e gli altri bambini di Brindisi, protagonisti di un video realizzato da Simona Cocozza. Il futuro dei nostri figli non è il carbone e non sono le trivelle petrolifere."Lo dichiara in una nota L'associazione Reggio non tace.
"Nella settima serata dell’estate - si legge ancora - al cortile degli Ottimati, si parlerà della questione della Centrale al Carbone di Saline, perché c’è ancora chi s’ostina a volerla. Già in altre occasioni abbiamo riflettuto sui danni che creerebbe, eppure ancora tanti pensano di mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi; anche Reggio sarà interessata dagli effetti mortiferi dell’eventuale istallazione della centrale, perché le polveri che produrrà raggiungeranno il territorio sino a un raggio di 40 Km. Come movimento ReggioNonTace, abbiamo già manifestato il nostro dissenso, scegliendo di farlo insieme ai membri del Comitato No Carbone, che si battono da anni con grande senso di responsabilità e mettendo in campo tante competenze per gridare che il carbone pulito NON ESISTE!
Oggi ci sono ulteriori motivi per tornare a discutere sulla Centrale.
Anzitutto il più grave: il 18.7, nell’incontro su tumori e leucemie a Reggio e provincia, dalla bocca d’uno scienziato abbiamo ascoltato l’annuncio, gravissimo, che entro il 2025 la totalità dei maschi e una donna su quattro, abitanti nel territorio, avremo il tumore. Queste parole sono cadute nel silenzio totale. E una centrale al carbone moltiplicherebbe i motivi per la diffusione dei tumori, com’è dimostrato a Vado Ligure, dove la magistratura ha ordinato la chiusura della centrale lì esistente.
Inoltre, la multinazionale SEI – che costruirebbe e gestirebbe la centrale – ha denunciato quattro militanti del Comitato No Carbone, chiedendo da loro un risarcimento di 4 milioni di euro. È un fatto gravissimo e vergognoso e, nell’incontro, esprimeremo fattivamente la nostra vicinanza, anche raccogliendo fondi per le spese legali che dovranno sostenere.
Vogliamo, poi, sfatare un’affermazione sostenuta dai favorevoli alla centrale, tra i quali anche la Confindustria di Reggio e alcuni sindacati. Si dice che darà lavoro a 1500 operai per la costruzione (perciò sarà un’occupazione temporanea) e a 400 operai per il funzionamento (che non potranno essere locali, dovendo essere altamente specializzati).
E non può essere taciuto che, come al solito, un patto tra politici, poteri forti (e criminalità, come da due anni il procuratore Gratteri ha denunciato) vuole passare sulle nostre teste, riducendo ancora di più gli spazi di democrazia.
Come movimento ReggioNonTace, continueremo a ripetere quanto già detto: non solo metteremo la nostra faccia, ma interporremo i nostri corpi, per impedire la costruzione della centrale, per evitare un ulteriore danno contro la nostra terra e la nostra salute. Ma è tempo di prenderci tutti a cuore responsabilmente la difesa della nostra terra; e stavolta lo faremo anche con proposte oculate e lungimiranti sull’impiego del nostro territorio, perché diventi uno dei luoghi della ri-esistenza della Calabria, contro gli attacchi di chi vuole solo fare profitto.
Abbiamo invitato i membri - chiude la nota del comitato - del comitato No Carbone per affrontare la reale possibilità di rilancio della nostra terra. Ci auguriamo che tanti sentano il bisogno di partecipare! per dimostrare che non è vero che, come semplici cittadini, possiamo essere solo impotenti, dinanzi alla prepotenza. Questo è il senso del titolo che abbiamo voluto dare al nostro ciclo d’incontri:
«m’importa»: per partecipare responsabilmente
L’appuntamento è per venerdì 22 agosto, alle ore 20,45 nel cortile degli Ottimati, ingresso da via Cimino n. 4"