Pacenza (Pdl): il commissariamento della Sanità "una necessità"
Pacenza (Pdl): il commissariamento della Sanità "una necessità"
"Plaudere o gioire per un commissariamento non è certo cosa plausibile, ma i conti della Sanità in Calabria meritavano di essere affidati ad un'amministrazione controllata".
Il presidente del Comitato per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza, ha così commentato la decisione del Consiglio dei ministri di nominare il governatore della Calabria, Peppe Scopellitti, commissario della Sanità.
"Al commissariamento non c'erano alternative - ha affermato l'onorevole Pacenza. Secondo l'ultima ricognizione (effettuata il 31 dicembre 2009 e relativa al 31 dicembre del 2008) il deficit regionale ammonta a 870 milioni di euro. A questo debito, vanno poi aggiunti gli oneri dei conti in rosso delle Aziende sanitarie calabresi più grosse: Reggio e Cosenza. Quando il ministro Tremonti dice che siamo di fronte ad una contabilità di tipo narrativo, anzi 'omerica', non esagera per niente. Ecco allora che la scelta del Governo centrale, di affiancare al neocommissario Scopelliti la Guardia di finanza, risulta essere la via giusta per chiudere il rubinetto agli sprechi e alle esagerazioni che, in questi anni, si sono perpetrati con sistematica puntualità in Calabria"
"Commissariamento - aggiunge Pacenza - significa migliorare gli standard qualitativi dell'offerta sanitaria, attraverso una razionalizzazione delle spesa e un'ottimizzazione delle risorse umane e logistiche della rete ospedaliera calabrese. Il nuovo scenario presentato dal neogovernatore della Calabria per arginare il debito prevede la nascita di 4 ospedali Hub (Centri Stella), 8 Spoke (strutture periferiche di riferimento), 6 pronto soccorso e 4 altri punti di intervento in strutture ospedaliere riconvertite, 6 punti di primo intervento (che agiscono nelle 24 ore) e 3 punti di intervento che agiscono sulle 12 ore. La razionalizzazione della rete ospedaliera partirà così dalla riconversione di 20 ospedali fotocopia con meno di 100 posti letto (di cui 11 a rischio sicurezza) e dalla chiusura di quelli più piccoli per potenziare la rete territoriale"