Altomonte Festival, edizione numero 27, si avvia al gran finale

Cosenza Tempo Libero

Dopo la pausa dell’ultimo weekend, l’Euromediterraneo 2014 si prepara ad affrontare il gran finale.

Il palcoscenico del Teatro “Costantino Belluscio” è, infatti, pronto ad accogliere – per lunedì 25 agosto alle ore 20,30 – Antonio Orfanò nella sua “Upupa” “My dream is my rebel king 2 – The rebellion”. Mercoledì 27, stessa ora – medesima location – è previsto, invece, l’atteso evento che racconta il dramma di Maria Concetta Cacciola, la “donna-coraggio” di Rosarno uccisa dalla ‘ndrangheta intitolato "O cu nui o cu iddi". Giovedì 28, infine, chiusura con Anna Stratigò Ensemble, progetto vincente di musica arbreshe con delle nuove sonorità.

Partendo da Antonio Orfanò, lo stesso propone “My dream is my rebel king", ovvero «Il mio sogno è il mio re ribelle». E racconta del “potere” come una sorta di simbolo del fascino misterioso e ingannatore sui giovani. Una metafora senza tempo, anzi di tutti i tempi, dove " ... il proprio sogno" si finisce per cercarlo in un missile, nel night e in una birreria di Monaco ... o nell'amore per una donna.

“O cu nui o cu iddi”, che va in scena il 27 agosto, è la “vera storia di Maria Concetta Cacciola uccisa dalla ‘ndrangheta”. La prima dello spettacolo è avvenuta lo scorso 18 maggio, a Roma, nell’ambito di “Dirittinscena” Festival teatrale Antimafie e dei Diritti Umani. L'evento narra la storia di Maria Concetta Cacciola, giovane calabrese che ad un certo punto della sua vita decide di collaborare con la giustizia per dare un futuro migliore ai suoi figli. Una scelta coraggiosa, in terra di ‘ndrangheta, e che la famiglia cercherà di contrastare in ogni modo, in nome dell’onore. Una tragedia greca dei nostri giorni dove amore, morte, famiglia e onore sono gli ingredienti principali. Una storia dove le “regole” configgono con la realtà che le arriva da facebook e internet. Dove la paura di padre e fratello combatte con il suo sentirsi “innamorata” di un uomo diverso dallo stereotipo con cui è cresciuta. Il finale ci lascerà l’amaro in bocca di una tragedia dei nostri giorni, del XXI secolo, e che ha il sapore di Eschilo e della tragedia greca. Lo spettacolo si avvale di audio e video, inediti, del processo Cacciola, tenutosi presso la Procura di Palmi nel 2013, con le voci e i volti di alcuni dei protagonisti della vicenda, il tutto grazie alla collaborazione della trasmissione Rai “Un giorno in pretura”. Partner dello spettacolo l’Associazione Culturale “Teatro dell’ascolto”.

Infine, “Anna Stratigò Ensemble”, il cui progetto vincente è quello di studiare ed eseguire la musica arbreshe tradizionale accanto ad una nuova riproposta della stessa dandole delle nuove sonorità con leggere venature jazz e latin. A Settembre, quindi, via al Di…vino Jazz.