Successo di pubblico e critica per il Cleto festival
Uno dei pochi eventi estivi che resiste alla crisi e che, anzi, incrementa di anno in anno il suo pubblico, all’insegna della qualità e dell’innovazione è senza dubbio il Cleto festival.
Il borgo medievale di Cleto, a due passi da Lamezia Terme, grazie l’ostinazione e la tenacia dei ragazzi dell’associazione la Piazza riesce a conquistare visitatori e turisti per far ammirare le diverse realtà storiche tra cui il maestoso castello medievale.
Il festival, oltre a voler riportare l’attenzione del pubblico su questo importante centro storico è la dimostrazione che la strategia attuata dall’associazione la Piazza di fare sinergia e creare rete dà, oggi, i suoi frutti, e che la Cultura rappresenta, ora più che mai, una via di uscita dalla crisi e un investimento per il futuro di questi borghi che rischiamo l’estinzione
Migliaia sono state le persone che hanno inondato piacevolmente il borgo anche grazie al clima conviviale che gli organizzatori hanno saputo creare con duro lavoro senza un centesimo di soldi pubblici, dando l’opportunità di visitare il borgo e ascoltare buona musica , mangiare secondo coscienza facendo diventare di Cleto un luogo discussione e confronto.
E’ Stato il viaggio inteso come desiderio, necessità, esperienze il tema scelto per la quarta edizione del festival di Cleto.
Ricco e variegato il programma artistico di quest'anno, che ha spaziato dalla musica tradizionale al teatro alle mostre e dibatti.
Francesco Cangemi giornalista de l’ora della Calabria apre il Cleto festival mettendo accento sullo spreco di soldi pubblici che penalizza le piccole realtà come il Cletofestival.
Molto apprezzato lo spettacolo teatrale per la serietà e l’attenzione a temi delicati come la lotta al Racket del Maestro Errnesto Orrico dal Titolo Paene nostro .
Preceduto dal documentario Musica contro le mafie il concerto dei Nuju ha letteralmente catturato il pubblico in danze e balli.
Nel documentario si alternano le testimonianze di tanti artisti, con quelle di scrittori, operatori, giornalisti, che ha visto la partecipazione al tavola rotonda di Emanuela Scola di Musica contro le mafie Marta Perrotta di Libera.
Partecipato l’incontro nello spazio suggestivo della “Porta a Forgia” dal titolo il viaggio del Ritorno che ha visto la presenza di Marisa Gigliotti Referente slow food Calabria e Nuccio Barillà della segreteria Nazionale di Legambiente, Vincenzo Linarello presidente del Consorzio di cooperative sociali Goel della Locride, incontro moderato da Franca Fotunato, de “il Quotidiano della Calabria”. Tutti i relatori si sono soffermati sull’importanza che occorre ripartire dalle risorse naturali per recuperare relazioni, paesaggi e saperi al fine di dare linfa queste piccole comunità..
Durante i giorni è stato possibile visitare la mostra “Lampedusa Porta della vita”, a cura dell’associazione “Città Vicine”
Questa manifestazione dichiara Carola Nicastro dello staff del cleto Festival può e deve essere volano di sviluppo per il nostro paese, che in quanto a cultura, storia non ha nulla da invidiare a nessuno e le numerose presenze che hanno reso il borgo vivo ne sono la prova Mercoledì 20 agosto, tra le performance teatrali e musicali si svolto l’incontro-testimonianza Il Mare di Mezzo”che ha visto la Partecipazione di Giovanni Manoccio vicesindaco di Acquaformosa esempio di quella Calabria buona che contribuisce a migliorare questo Paese e di Elena Paba - RAI Radio esperta in tema dei migranti, dei loro viaggi e delle loro storie, Adriana Anselmo del Poliambulatorio di Emergency di Polistena (RC) il dibattito si è concluso con la visione del documentario di Duccio Giordano giornalista dell’ Espresso che ha documento la triste vicende dei viaggi della speranza dei tanti migranti .L ‘ incontro si è sviluppato intorno al tema dell’accoglienza con uno sguardo diverso, che parte dalle buone pratiche che vanno oltre la logica emergenziale. L’ultima serata musicale del cletofestival è sta una sequenza di musiche e balli dal sapore cosmopolita che ha visto l’esibizione dei Balca BANDANICA, affermata band che da anni cavalca i palcoscenici della Penisola con suoni di chiara matrice balcanica.