Famiglia: domenica prima veglia delle Sentinelle in piedi
"Ultimamente in Italia si sta assistendo a crescenti e subdoli attacchi alla famiglia naturale, alla libertà di espressione ed alla libertà educativa nonostante questi siano beni riconosciuti e tutelati dalla nostra Costituzione.
Una vera e propria campagna mediatica – spiega in una nota Luigi Iacopino, Portavoce Sentinelle in Piedi - Reggio Calabria - costruita sulla costante banalizzazione delle tematiche relative ai diritti civili, alle scelte educative nelle scuole, ed al ruolo sociale della famiglia stessa, cerca insistentemente di condizionare l’opinione pubblica.
Anche a Reggio Calabria recentemente abbiamo assistito a questo tentativo culturale e politico di eliminazione della famiglia naturale per sostituirla con plurime e “moderne” categorie di famiglia,
Ed è per questo che anche a Reggio Calabria una rete di liberi cittadini di diversa estrazione sociale, religiosa e politica ha deciso di reagire e di dare pubblicamente ragione alla speranza in un futuro che ancora si possa reggere sul ruolo sociale della famiglia naturale. Da qui la decisione di dare vita domenica 7 settembre, a partire dalle ore 18.30 in piazza Italia, alla prima veglia delle “Sentinelle in piedi”.
All’iniziativa ha aderito anche l’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri. In un messaggio Caligiuri ha espresso i “complimenti per l’idea che mira a testimoniare la difesa della famiglia naturale, nucleo fondante della società”.
Come in ogni veglia che si è svolta e continuerà a svolgersi in tutta Italia, non ci saranno slogan o discorsi. Ci saranno solo uomini e donna in piedi, il cui silenzio peserà più di mille discorsi, ciascuno con un libro che invita alla riflessione. Ci saranno giovani, adulti ed anziani convinti che il futuro di questa società risieda solo nel perpetuare le ragioni della vita e della famiglia.
La famiglia è un valore per la società e non un reato penale come vorrebbero i sostenitori della proposta di legge Scalfarotto. Un provvedimento questo, presentato come necessario per fermare gli odiosi atti di violenza nei confronti di persone omosessuali, ma che in realtà si presenta come un reale e pericoloso bavaglio per chiunque esprima pubblicamente che la famiglia naturale è fondata sull’unione tra un uomo ed una donna."