Pacenza plaude alla giunta regionale: "Questo esecutivo punta al rilancio di Crotone"
Pacenza plaude alla giunta regionale: "Questo esecutivo punta al rilancio di Crotone"
"Con i due Poli d'innovazione individuati dalla giunta regionale per la città di Crotone si apre una nuova stagione che punta dritto alla ripresa economico-produttiva di questo territorio e che, per nessuna ragione al mondo, è concesso lasciarsi sfuggire".
Il presidente del Comitato per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza, si complimenta con l'Esecutivo regionale, e in particolar modo con l'assessore alla Ricerca scientifica, Mario Caligiuri, per aver approvato in tempi celeri - ovvero durante la seduta di giunta dello scorso lunedì - le nuove linee d'indirizzo per l'attuazione della "Rete regionale dei Poli d'innovazione". In particolare, la giunta guidata da Peppe Scopelliti ha deliberato per Crotone la creazione di un polo d'innovazione per i "Beni culturali" e un altro per le "Energie rinnovabili, efficienza energetica e tecnologie per la gestione sostenibile delle risorse ambientali". Facendo leva sulle risorse rivenienti dalle linee di Intervento 1.1.1.1 e 1.1.2.2. dei Por Fesr 2007/2013, è previsto un aiuto per ogni polo che non potrà superare i 5 milioni di euro.
"I Poli d'innovazione sono una seconda opportunità - afferma in proposito Salvatore Pacenza - che ci viene concessa dopo il fallimento registrato sull'utilizzo dei circa mille miliardi delle vecchie lire di finanziamenti pubblici sfumati con la mancata reindustrializzazione. Dico questo - prosegue l'onorevole Pacenza - non tanto nell'ottica del volume (non così elevato) dei finanziamenti che giungeranno su Crotone; ma per l'alto grado di attrattività che toccherà il nostro territorio per le imprese specializzate e innovative che qui vorranno venire ad investire. Come è noto - spiega il consigliere regionale del Pdl - i Poli di Innovazione sono un mix di raggruppamenti d'imprese indipendenti (start-up innovatrici, piccole, medie e grandi imprese) e di organismi di ricerca, attivi in un particolare settore (o territorio). Sono d'impulso per la creazione di future infrastrutture di ricerca scientifica e innovazione tecnologica con riferimento a uno specifico settore tecnologico e applicativo. Nell'ambito della Rete regionale per l'Innovazione svolgono la funzione di veri e propri intermediari specializzati della ricerca e dell'innovazione. Attraverso l'erogazione di servizi a contenuto scientifico-tecnologico, infatti, favoriscono e supportano sia il rafforzamento dei collegamenti tra sistema scientifico e sistema imprenditoriale, che la collaborazione tra le imprese allo scopo di elevare l'innovazione e la ricerca del sistema produttivo. Soprattutto fra le imprese aderenti al Polo e, in più generale, delle Pmi calabresi. Si parlerà quindi di favorire il potenziamento e la condivisione di attrezzature e laboratori di ricerca, sperimentazione, prova e certificazione; di fornire servizi specialistici ad alto valore aggiunto per sostenere la diffusione dell'innovazione fra le imprese del Polo e le imprese esterne; di favorire l'accesso da parte delle imprese alla conoscenza scientifica e tecnologica di interesse industriale e alle reti e alle risorse in ambito nazionale ed internazionale nel campo della ricerca scientifica e innovazione; di favorire la formazione e l'inserimento di risorse umane qualificate nelle imprese e la mobilità del capitale umano tra le imprese e il sistema della ricerca; di favorire lo sviluppo di nuova imprenditorialità, anche in collaborazione con le Università e le strutture della Rete Regionale per l'Innovazione specializzati nell'attività di incubazione; di favorire l'attrazione di investimenti produttivi sul territorio regionale, in relazione alle specifiche tematiche di interesse dei Poli. Ecco - conclude l'onorevole Pacenza - tutto questo sono i Poli d'innovazione. È bene che lo sappiano tutti gli attori economico-sociali del territorio".