8xmille per la sicurezza scolastica, soddisfatto il deputato Parentela: “Iter finalmente chiuso”
Una parte della quota dell’otto per mille destinata allo Stato sarà utilizzata per la messa in sicurezza e ristrutturazione degli edifici scolastici. A pochi giorni dal suono della campanella, si chiude l’iter fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle. L’ultimo passaggio è atteso per oggi in commissione Bilancio della Camera dei Deputati, dove arriverà il decreto attuativo per il parere definitivo.
“Finalmente l’edilizia scolastica potrà beneficiare della quota dell’8xmille dell’Irpef” sottolinea con soddisfazione il deputato cinque stelle, Paolo Parentela, in prima fila insieme ai suoi colleghi del movimento durante l’estate nel pungolare il governo per chiudere l’iter. “Questa misura – continua il parlamentare calabrese – permetterà di reperire risorse utili alla messa in sicurezza delle scuole. Edifici che versano in stato disastroso. Come dimostra il rapporto Censis”. Degli oltre 36mila edifici scolastici censiti nel Paese, il 30% risale a prima del 1960 e il 44% è stato costruito negli anni ‘60 e ’70. Solo un quarto degli edifici è stato realizzato negli ultimi tre decenni.
"In Calabria - precisa il deputato cinque stelle - sono ancora numerose le scuole fatiscenti e il forte rischio sismico e idrogeologico del nostro territorio impone da parte delle istituzioni il dovere di intervenire senza indugi. Infatti sono pochi gli edifici costruiti e progettati secondo le normative antisismiche, solo il 7,5% secondo il rapporto nazionale del MIUR."
Il deputato Parentela sollecita le amministrazioni calabresi a presentare subito richiesta: “E’ bene che i Comuni calabresi si attivino quanto prima per fare domanda. A giorni, forse già domani, saranno resi pubblici, nel sito del governo, i moduli per accedere ai fondi. Come M5S vigileremo sulla correttezza della procedura per permettere a tutte le amministrazioni di partecipare alla ripartizione della quota. Ripartizione – conclude Parentela - che va riservata alle scuole, evitando l’allargamento ad altri enti, come il Fondo edifici di culto (Fec), fondo immobiliare che a quanto ci risulta non possiede scuole”.