Investì e uccise poliziotto: Coisp, pena inadeguata
"Siamo delusi e amareggiati per l'esito della sentenza di condanna nei confronti del ventiduenne crotonese che, lo scorso anno, travolse e uccise un poliziotto in servizio. Abbiamo parlato con i familiari del collega Massimo Impieri, originario di Sapri, ed anche loro hanno espresso profonda delusione". Lo dice all'Agi il segretario regionale del Coisp Calabria, Sindacato indipendente di polizia, Giuseppe Brugnano, dopo la sentenza di condanna a 2 anni e 6 mesi nei confronti del giovane che a luglio del 2013 investì il poliziotto che era intervenuto su un incidente; il ragazzo fuggì dopo l'impatto senza prestare soccorso e fu ritrovato in evidente stato di ebbrezza.
"Riteniamo che, sia nella richiesta del pm che nella decisione del giudice, ci sia stata una incredibile leggerezza - ha spiegato Brugnano - perché in questo modo non si interviene con decisione su un vero e proprio omicidio, aggravato dal fatto che il responsabile fuggì senza prestare soccorso e fu ritrovato sotto gli effetti dell'alcol. Purtroppo, su questo tema assistiamo alla latitanza della politica che tarda ad introdurre il reato di omicidio stradale. Situazioni simili dovrebbero spingere verso la conclusione dell'iter di approvazione della legge, perche' solo pene esemplari e decisioni concrete possono porre fine alle mattanze compiute sulle nostre strade - conclude il Coisp - scongiurando anche la possibilita' che i cittadini possano perdere la fiducia nella giustizia". (AGI)