Ex di Floriana non paga il taxi? Pompili non ci sta e si difende

Catanzaro Attualità
Daniele Pompili

Il 20 settembre scorso abbiamo pubblicato sul nostro quotidiano una lettera di un autonoleggiatore rossanese, Luigi Lefosse, nella quale faceva presente di aver sporto denuncia nei confronti di Daniele Pompili, imprenditore romano ma di origini calabresi, ex convivente di Floriana Secondi, vincitrice di un’edizione del reality Il Grande Fratello nonché figlio di un europarlamentare.

Nella missiva Lefosse, allegando anche copia della denuncia presentata alla Guardia di Finanza di Rossano il 5 settembre scorso, affermava che Pompili avesse usufruito dei suoi servizi lasciando però, e da mesi, il conto ancora da pagare.

Pompili non ci sta e va al contrattacco. In una email inviata alla nostra redazione, correlata da un corposo corredo fotografico, afferma infatti di voler dire la sua su “l’abitudine di alcuni tassisti che - scrive - usano i giornali forse per farsi pubblicità”. “Premetto - esordisce l’ex compagno di Floriana - che difficilmente mi sposto con taxi perché ho un pool di scorta e sicurezza che si sposta con me, per ovvie ragioni, per i miei viaggi. O, in alternativa - spiega ancora - mi sposto con le mie vetture private. Detto ciò leggo su vari rotocalchi e in rete notizie su tassisti che mi denunciano perché non avrei pagato i loro servizi: in particolare di un tassista di Lamezia ed ora un altro di Rossano”.

“Ogni volta che ho utilizzato un taxi con autista - aggiunge Pompili - ho sempre fatto prenotare dall'agenzia o dall'impresa che mi dà un incarico: in questi casi, appunto, i miei trasferimenti avvengono con vetture Ncc (noleggio con guidatore, ndr.) ma che vengono pagati dalle stesse agenzie. Per motivi di lavoro - prosegue - viaggio molto ed incontro, di conseguenza, molte persone e di certo non posso ricordare tutti i tassisti ma di certo io non ho mai pagato nessun transfer, proprio per i motivi che ho spiegato prima e cioè che sono le società che mi conferiscono l’incarico che prenotano attraverso le proprie segreterie o mediatori e si fanno carico di tutti gli onorari. È successa la stessa cosa, ad esempio - puntualizza ancora Pompili - proprio ultimamente: sono stato accompagnato con un’auto Ncc dall'aeroporto di Fiumicino fino a casa dopo il viaggio di ritorno da Miami ed il tutto è stato commissionato e pagato da un’impresa che mi ha conferito un incarico proprio negli Stati Uniti; il noleggiatore ha difatti ricevuto un mandato scritto da questa azienda, probabilmente è stato pagato anticipatamente ma di tutto ciò non posso assumermi responsabilità personali: io - continua Pompili – sono stato semplicemente trasportato e non credo che nel caso in cui l’azienda non abbia saldato il conto possa essere giusto accusare me di insolvenza. Semmai, in base al mandato scritto e firmato dalla società appaltatrice, il tassista dovrebbe pretendere il pagamento dall’azienda e non dall’ignaro passeggero”.

“Detto ciò - aggiunte Pompili - non ricordo purtroppo il fatto denunciato dal signor Lefosse ma di certo so che tra agosto e settembre scorso non sono nemmeno stato in Calabria: lo possono testimoniare i miei familiari o un caro amico, un modello, che si sposta spesso con me in occasione di sfilate in cui sono invitato come giurato”. Pompili poi si abbandona ad un suo sfogo: “essendo un personaggio pubblico - dice - ricavare con me una notizia, citando tra l’altro persone famose come Floriana o familiari impegnati in politica, ho l’impressione che sia un pretesto per richiamare l’attenzione dei media”. Intanto Pompili annuncia di aver depositato tramite i suoi legali una controdenuncia alla Procura della Repubblica.